2014-03-27 11:52:56

Sciopero generale in Paraguay: la Chiesa sostiene chi chiede giustizia e solidarietà sociale


Dopo lo sciopero generale di questo mercoledì, che nonostante le previsioni di violenza si è svolto in modo pacifico, il Presidente del Paraguay, Horacio Cartes, ha dato disposizione di ascoltare i sindacati. Migliaia di contadini, operai e lavoratori hanno marciato nelle principali città del Paese, protestando per l’aumento dei prezzi dei biglietti del trasporto pubblico, dei prodotti del paniere familiare e di tutti i servizi statali. I sindacati sono riusciti a unificarsi, dopo 20 anni, per chiedere al governo un aumento del 25% del salario minimo per tutti i lavoratori del Paese.

La Chiesa cattolica del Paraguay ha sempre difeso il diritto dei lavoratori a manifestare pubblicamente le proprie richieste, come spiega il comunicato della Conferenza episcopale giunto all’agenzia Fides: "Dobbiamo riconoscere nelle richieste dei cittadini il desiderio di una vita migliore per ampi settori della nostra società, che vivono una profonda ingiustizia che grida solidarietà e giustizia sociale. Queste esigenze dei cittadini, però, dovrebbero essere fatte nel quadro del dialogo e del consenso, soprattutto prendendo come orizzonte il raggiungimento del bene comune della nazione paraguayana, sotto il disegno d'amore di Dio per i suoi figli".

"Il diritto allo sciopero è garantito dalla legge" ricordano ancora i vescovi, che poi citano la “Evangelii Gaudium” di Papa Francesco (n.183): “Sebbene il giusto ordine della società e dello Stato sia il compito principale della politica, la Chiesa non può né deve rimanere ai margini della lotta per la giustizia. Tutti i cristiani, anche i Pastori, sono chiamati a preoccuparsi della costruzione di un mondo migliore”.

Mons. Mario Melanio Medina Salinas, vescovo di San Juan Bautista de las Misiones, in una nota inviata a Fides sostiene che è necessario manifestare, perché il popolo vive nella miseria: "sebbene il Paraguay sia ammirato per la sua macroeconomia, la povertà e la miseria sono in aumento". (R.P.)







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