2014-03-26 18:21:26

Obama a Roma. Da Bruxelles nuovo monito alla Russia. Gli Usa aprono esportazioni gas a Europa


Il presidente degli Usa Obama Roma. Massime le misure di sicurezza. Oggi gli incontri con il Papa, con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e con il premier Matteo Renzi. Obama giunge da Bruxelles dove con i vertici dell’Ue ha fatto il punto sulle sanzioni alla Russia dopo l’annessione della Crimea; e di Ucraina ha parlato anche ieri a L’Aja, durante il summit internazionale sulla sicurezza nucleare. Il servizio di Roberta Gisotti:RealAudioMP3

La Nato reagirà se i Paesi confinanti alla Russia saranno minacciati. Obama alza i toni a l’Aja, prospettando di inasprire le sanzioni economiche per isolare Putin. E in vista di ritorsioni di Mosca, nel pomeriggio Obama a Bruxelles dichiara di aver autorizzato l’esportazione di gas naturale all’Europa. La politica energetica preoccupa grandemente nel clima di rinnovata ‘guerra fredda’, che Obama nega a parole ma conferma nei fatti sollecitando l’Unione Europea a diversificare le fonti di approvvigionamento di energia, pure riconoscendo che alcuni Paesi dell’Ue dipendono più di altri dal gas di Mosca. Getta acqua sul fuoco il presidente del Consiglio europeo Van Rompuy dichiarando: siamo pronti a nuove sanzioni ma preferiamo le trattative. Obama, che a Bruxelles ha incontrato anche il segretario generale della Nato Rasmussen, chiede poi maggiore risorse all’Ue perché l’Alleanza Atlantica continui ad avere una “forza dissuasiva”. C’è bisogno inoltre di aggiornare i “piani anticrisi” alla luce di quanto accaduto in Crimea, E di questo si parlerà presto nella riunione ministeriale della Nato ad aprile. Intanto Mosca, incurante dei richiami di Usa, Ue e Nato continua ad ammassare truppe al confine con l’Ucraina. “Nel 21mo secolo le frontiere non si ridisegnano con la forza”, ribatte Obama, a difesa dei valori di pace e di diritti sviluppati dopo due guerre mondiali.


Intanto la comunità internazionale continua a confrontarsi sull'annessione della Crimea alla Russia, un fatto clamoroso sul quale, da parte russa, si fa il parallelo con il Kosovo, la regione separatasi unilateralmente dalla Serbia nel 2008. Emanuela Campanile ne ha parlato con Marco Lombardi, esperto di gestione della crisi e comunicazione, docente all’Università Cattolica di Milano:RealAudioMP3

R. - La realtà balcanica in cui si muoveva il Kosovo è molto diversa. C’era la dissoluzione di uno Stato nazionale e nuovi Stati che andavano a sorgere, quindi l’autodeterminazione dei gruppi etnici locali. Qui è qualcosa di diverso: un giorno una parte di popolazione - quindi i cittadini di un certo Stato - decide di non appartenere più con armi e bagagli, case e terre a quello Stato ma di farsi annettere, di entrare come parte di un altro Stato. Con l’idea di dire: “Andiamo ad aiutare le nostre minoranze che chiedono aiuto”, ecco che Putin allarga la sua sfera di influenza.

D. - Quindi ci si sta nascondendo un po’ dietro al principio del popolo sovrano?

R. - Purtroppo il principio del popolo sovrano è sempre stato usato da tutti i detentori del potere per giustificare le loro scelte. In realtà ci sono degli interessi globali enormi che evidentemente si muovono attorno a questi eventi. Siamo nel Mar Nero, la sede - da sempre - della flotta russa per entrare nel Mediterraneo; fa parte del grande gioco che coinvolge tutta l’Asia centrale, perché la Crimea è un esempio attuale, ma restando su quelle frontiere anche la Moldavia, la Polonia, tutti i Paesi Baltici sono tutti Paesi con i polsi che tremano, hanno tutti una grande paura. In Afghanistan, in Turkmenistan, in Tagikistan, in Kazakistan la presenza russa è fortissima e in questi casi si stanno giocando tutte le partire energetiche e di materie prime tra le grandi potenze.

D. - Quindi, qual è il grande rischio di questo precedente?

R. - Il rischio è quello che un evento di questo genere - in termini di politica - fornisca un altro strumento utilizzabile da tutti quelli che vogliono giustificare la presa di potere in nome del popolo sovrano.

Ultimo aggiornamento: 27 marzo







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