Immigrati: in tanti lavorano ma in pochi prendono la pensione
Gli immigrati sono fondamentali per il sistema previdenziale. Secondo uno studio dell’istituto
Idos e della Rete Europea delle Migrazioni, nel 2015 sul totale delle persone che
potranno aver diritto alla pensione solo il 2,6% sarà straniero. La maggioranza degli
italiani giudica quindi alta la presenza degli immigrati nel Paese ma per loro chiede
maggiori diritti. Il servizio di Alessandro Guarasci:
Gli stranieri
sono ancora una goccia nel mare del sistema pensionistico. Solo lo 0,6% su un totale
di oltre 12 milioni e 300 mila persone che hanno superato i 65 anni e che dunque si
può ritirare dal lavoro. Gli immigrati in Italia sono principalmente giovani, che
avranno pensioni modeste visto che la loro paga è più bassa del 25% rispetto agli
italiani. La situazione cambierà da qui al 2025, quando il 6% di coloro che potrà
andare in pensione sarà straniero. Ma è anche vero che gli extracomunitari saranno
almeno il 12,3% di tutta la popolazione residente in Italia. Anche gli ammortizzatori
sociali vedono una bassa presenza degli stranieri. Basta dire che sui congedi per
maternità, solo l’8,4% va a beneficio di immigrate. Franco Pittau, dell’istituto
Idos:
"La conoscenza è l’arma più potente per godere della protezione, perché
parla un’altra lingua non sempre agevole. Seconda cosa, possono esserci interpretazioni
distorte: in Italia ce ne sono state tante che hanno chiamato in causa non solo i
giudici di merito, ma anche la Cassazione e la Corte Costituzionale".
E
secondo un’indagine del Centro Studi Famiglia, la metà degli italiani pensa che gli
immigrati in Italia siano troppi, ma chiede al contempo di facilitare i ricongiungimenti
familiari e più di un terzo si augura che siano migliorate le norme per ottenere la
cittadinanza.