2014-03-24 17:47:41

Il card. Bagnasco: il nuovo governo rilanci il lavoro, più attenzione alla famiglia e alla vita


Che il nuovo governo riesca a incidere sugli sprechi e metta in movimento lo sviluppo. Lo chiede il card. Angelo Bagnasco, presidente della Cei, nella prolusione per il Consiglio episcopale permanente, che si è aperto lunedì a Roma. No poi a chi non vuole riconoscere il diritto all’obiezione di coscienza. Il servizio di Alessandro Guarasci:RealAudioMP3

L’Italia ha bisogno di ripartire. Ne è convinto il presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, che a tutte le forze politiche chiede di rilanciare il lavoro, soprattutto per i giovani, e sostenere i consumi. E questo deve passare attraverso un nuovo modo di pensare. Dunque: no a “inutili e dannose burocrazie”, no al “vecchio schema di dura contrapposizione” che danneggia solo i più deboli. La collaborazione deve essere piena:

“Auspichiamo che il nuovo governo – con la partecipazione convinta e responsabile pel Parlamento – riesca a incidere su sprechi e macchinosità istituzionali e burocratiche, ma soprattutto a mettere in movimento la crescita e lo sviluppo, in modo che l’economia e il lavoro creino non solo profitto, ma occupazione reale in Italia”

E questo perché la povertà, lo dice anche la Caritas, sta aumentando. Ma poi, oltre alle esigenze economiche, bisogna mettere in primo piano quelle spirituali. Il cardinale nota che “l’obiezione di coscienza è ormai sul banco europeo degli imputati: non è più un diritto dell’uomo?”. Va poi posta massima attenzione alla famiglia, spesso “disprezzata" sul piano culturale e "'maltrattata' sul piano politico". Compito della Chiesa è difendere la vita, combattendo un diffuso individualismo, e questo perché anche i bambini oramai purtroppo sono soggetti all'eutanasia:

“È una visione iperindividualista all’origine dei mali del mondo, tanto all’interno delle famiglie quanto nell’economia, nella finanza e nella politica. Ma il sentire profondo del nostro popolo è diverso”.

Altre emergenze del nostro tempo sono la lotta alla criminalità, le libertà religiosa ed educativa. Proprio per la scuola, Bagnasco auspica che essa non sia "supina alle mode culturali imposte”, in sostanza va respinta una "lettura ideologica del “genere”, che vuole appiattire le diversità.









All the contents on this site are copyrighted ©.