Tensione sempre più alta tra Mosca e Kiev, nel giorno della manifestazione per l’unità
convocata nella capitale ucraina, che ha visto scendere in piazza migliaia di persone.
Sulla presenza crescente di truppe russe ai confini si sono alternate denunce e smentite.
Secondo il governo ucraino un attacco potrebbe essere imminente. Soddisfazione per
l’invio di una missione di osservatori internazionali Osce in Ucraina è stato espresso
in una telefonata dal Presidente russo Putin e dalla Cancelliera tedesca Merkel.
Davide Maggiore:
Le possibilità
di una guerra con la Russia “sono più alte”, ha dichiarato il ministro degli Esteri
di Kiev, Andrii Deschytsia, alla televisione statunitense ABC. “Il governo - ha proseguito
- sta cercando di usare tutti i mezzi di pace e diplomatici per fermare la Russia
ma la gente è pronta a difendere la sua terra”. Anche il segretario del consiglio
nazionale ucraino ha detto alla piazza di Kiev che le truppe russe sarebbero pronte
ad invadere il Paese “in qualsiasi momento”. Secca la smentita: l’esercito di Mosca
- per il ministero della Difesa - non sta conducendo attività che possano minacciare
“la sicurezza degli Stati vicini”. Ma dalla Casa Bianca il vice consigliere per la
sicurezza nazionale, Tony Blinken, giudica “possibile” che la Russia si stia preparando
all’invasione; intanto il capo delle forze Nato in Europa, il generale Breedlove,
ha parlato di rischi anche per la regione moldava della Transnistria, in cui vive
una minoranza russofona. E alla viglia del vertice del G7 all’Aja, in cui si parlerà
anche di Ucraina, negli Stati Uniti si discute della possibilità di inviare armi all’esercito
di Kiev, come chiesto dal presidente della commissione intelligence della Camera,
Mike Rogers.