2014-03-21 14:34:34

"Transumanza Latina in bicicletta" per la Giornata contro le mafie


Novecento sono le vittime innocenti, uccise dalle mafie negli ultimi anni: per ricordarli si celebra domani a Latina, la 19.ma “Giornata della memoria”. A organizzarla è Libera, l’associazione fondata da Don Ciotti. Oltre a cittadini, studenti e scout, parteciperanno anche gli appassionati delle due ruote, che hanno organizzato la “Transumanza Latina in bicicletta”. Di cosa si tratti, lo spiega l’organizzatore, Andrea Satta, cantante del gruppo musicale Tètes des boìs, al microfono di Maria Cristina Montagnaro:RealAudioMP3

R. - Quest’anno la transumanza a pedali, declina in transumanza Latina - Latina con la “L” maiuscola perché Libera, l’associazione di don Ciotti contro tutte le mafie, ci ha chiesto di fare l’alimentazione del palco dal quale verranno annunciati, come tutti gli anni nella Giornata nazionale di Libera, i nomi delle vittime della mafia. Questo palco a pedali però sarà preceduto dalla transumanza a pedali che sarà una transumanza verso Latina.

D. - In che cosa consiste?

R. - Si andrà da Roma a Latina in bicicletta. Sono quali cento chilometri. È il modo per portare il tracciante che ci piace, quello dell’energia che nasce dagli uomini.

D. - Cento chilometri come i “cento passi” per ricordare Peppino Impastato …

R. - Certo. Cento, ricordando sempre il sacrificio di Peppino, perché è rimasto un numero simbolico molto forte.

D. - Perché partecipare alla Giornata delle memorie per le vittime proprio in bicicletta?

R. - Perché per noi la bicicletta è un amore, ma anche il simbolo di una nuova libertà; rappresenta la leggerezza, la scelta del mondo che vorremmo: un mondo fatto per i bambini, fatto di sincerità. La bicicletta non tradisce: se non pedali, non vai. La bicicletta è lo strumento dei nostri padri, dei nostri nonni che andavano a faticare nei campi e nelle fabbriche. È inoltre, anche lo strumento dell’amore, del tempo libero, dei giochi di infanzia; è il primo equilibrio che si conquista dopo quello dei piedi: quando vai in bicicletta non senti più la mano di tuo padre o di tua madre che ti tiene il sellino; sei solo di fronte al mondo, giri l’angolo e ti sembra di poterlo avere quasi tutto a disposizione.

D. – Quale il percorso?

R. - Partiremo da Roma, attraverseremo il bellissimo Parco dell’Appia Antica, saliremo i contrafforti dei Colli Albani - i Castelli Romani -, attraverseremo delle zone molto belle, ci lasceremo a destra i laghi di Albano e di Nemi, i Pratoni del Vivaro, poi scenderemo verso la Pianura Pontina fino ad arrivare a Latina.

D. - Prima accennava al palco a pedali. Ci può spiegare cos’è?

R. - È una cosa divertente! C’è il gusto di arrivare con la tua bicicletta, arrivi al luogo del concerto, dello spettacolo, porti semplicemente te stesso e la tua bici che mettiamo su un cavalletto e la tua energia, i tuoi watt, con una pedalata semplice, leggera - come se fossi d’estate sul lungomare - pedalando insieme a tutte le altre 128 pedalate di altre 128 biciclette si produce energia che serve per accendere il palco.

D. - Energia umana …

R. - Assolutamente! È proprio la vera prova della partecipazione.







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