Guatemala: la Chiesa esorta il governo a garantire assistenza ai malati di Aids
La Chiesa del Guatemala ha espresso la sua preoccupazione per il futuro delle persone
affette dall’Hiv che non avranno accesso alle cure se il Parlamento non approva il
rinnovo del decreto che regola i fondi a beneficio di circa 11 mila assistiti. In
un comunicato, la Commissione di giustizia e solidarietà della Conferenza episcopale
esorta il Parlamento a discutere al più presto il rinnovo del Decreto, con scadenza
31 marzo, affinché il Ministero di Salute Pubblica possa usufruire delle risorse destinate
ai progetti di assistenza per i malati di Hiv nel periodo 2014-2016. Il rinnovo del
decreto è indispensabile per il ripristino dell’accordo di sovvenzione con il Fondo
Mondiale.
Gran parte di questi fondi sono utilizzati per la dotazione di medicinali
antiretrovirali e per il sostegno integrale dei pazienti. La commissione episcopale
ricorda che lo Stato deve garantire il diritto alla salute di tutti i suoi cittadini
e compito dei legislatori dare priorità alle decisioni che contribuiscano a migliorare
il servizio sanitario integrale e il rispetto alla dignità di ogni persona. La nota
dell’episcopato afferma che la dignità della persona umana è un valore fondamentale
della riflessione etica e si può realizzare pienamente soltanto in una società giusta
e solidale, dove nessuno veda calpestati i propri diritti, perciò “l’indifferenza
del Congresso” - scrivono i vescovi - rappresenta una violazione della Costituzione
e dei diritti in essa garantiti. (A.T.)