2014-03-20 07:54:40

Nuove violenze in Egitto nelle manifestaizoni pro Morsi


Riesplode la violenza di piazza in Egitto. Scontri mercoledì in tutto il Paese durante le proteste indette dai sostenitori dei Fratelli Musulmani per undici giorni, a sostegno del capo dello Stato deposto Mohammed Morsi. Diverse le vittime. Tensione, dunque, in crescita nel Paese mentre si attende l’ufficializzazione della data delle prossime elezioni presidenziali. Il servizio di Giancarlo La Vella: RealAudioMP3

Una decina complessivamente le vittime della cruenta giornata di ieri. Dolore per la morte di un liceale 14 enne, ucciso da un colpo d’arma da fuoco durante gli scontri tra manifestanti e polizia davanti all’Università di Beni Suef. Vittime anche in altre città; una scia di sangue che non si è fermata ai soli cortei pro-Morsi. Due ufficiali dell'esercito e sei estremisti di un gruppo qaedista sono rimasti uccisi nel corso di un blitz antiterrorismo nella regione del Delta del Nilo. In mattinata una notizia che aveva gettato benzina sul fuoco: la condanna alla pena di morte di 26 esponenti dei Fratelli Musulmani, organizzazione ormai fuori legge, colpevoli di aver pianificato azioni contro l’unità nazionale. Sulla situazione che sta vivendo l’Egitto sentiamo Maria Grazia Enardu, docente all’Università di Firenze di Storia delle Relazioni Internazionali:

"Tra una settimana, dieci giorni massimo, ci dovrebbe essere la decisione sulla data delle elezioni. Quindi tutti gli schieramenti sono in fermento. ma esiste soprattutto anche un problema di economia allo sfascio. Quindi, se l’economia non si riprende, tutte le tensioni non possono che aggravarsi".


Ultimo aggiornamento: 21 marzo







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