Le voci degli operai di Terni: d'accordo con il Papa, il sistema economico va cambiato
Dopo l’udienza in Aula Paolo VI, Veronica Giacometti ha chiesto a due operai
delle Acciaierie di Terni quali parole li hanno più colpiti del discorso pronunciato
dal Santo Padre:
R. - L’importanza
con cui ha sottolineato le problematiche di oggi, del mondo del lavoro; legate alle
problematiche sociali che scaturiscono dalle difficoltà di oggi, della disoccupazione,
del lavoro che non c’è per i giovani.
D. - Il lavoro - ha detto il Papa - è
un bene per tutti e deve essere disponibile per tutti. Com’è il vostro lavoro alle
acciaierie?
R. - Usciamo da una situazione di difficoltà perché abbiamo cambiato
proprietà praticamente tre volte nel giro di due anni. Adesso speriamo che cambi qualcosa
per avere più tranquillità anche sotto questo punto di vista.
D. - Oggi il
Papa vi ha dato tanto coraggio…
R. - Mi è piaciuto perché ha sottolineato l’importanza
del lavoro al di là del suo aspetto economico. Ha detto che l’aspetto umano del lavoro
trascende il discorso prettamente economico.
D. - Cosa le è rimasto nel cuore
del discorso del Papa di oggi?
R. - Mi è piaciuto molto quello che ha detto
sul mondo del lavoro e sul fatto che oggi al centro ci sono solo i soldi e non si
guarda alla dignità delle persone. Questo è stato molto importante da parte di una
personalità come il Papa: ha spronato tutta la classe dirigente a cambiare modo di
vedere le cose, perché così non andiamo da nessuna parte.
D. - Cosa si sente
di dire di fronte ai problemi della disoccupazione di adesso? Anche il Papa ha citato
tutti i problemi europei oltre a quelli in Italia…
R. - La penso esattamente
allo stesso modo del Papa: bisogna cambiare strada, questo sistema economico che c’è
attualmente va cambiato.