2014-03-19 12:44:24

Udienza generale. Francesco ai papà: Giuseppe è il vostro modello, siate vicini ai vostri figli


Cari papà, siate “sempre molto vicini ai vostri figli”, come San Giuseppe lo fu con Gesù, aiutandolo a crescere “in età, sapienza e grazia”. Con questo augurio, accolto da grandi applausi, Papa Francesco ha concluso l’udienza generale di ieri mattina, tenuta davanti a oltre 60 mila persone in Piazza San Pietro e dedicata al Patrono della Chiesa universale, nel giorno in cui per il Papa ricorre anche l’anniversario di inizio Pontificato. Il servizio di Alessandro De Carolis:RealAudioMP3

Era un uomo e fu capace di aiutare Dio a crescere in età, sapienza e grazia. Questa, per Papa Francesco, è stata l’“unica e irripetibile” esistenza vissuta da Giuseppe, un angelo custode senza ali per la sua amata sposa Maria, per il giovane Gesù e per la Chiesa, che lo venera come suo Patrono universale. Un’esperienza irripetibile eppure imitabile, quella del falegname di Nazareth. Di fronte a una piazza che la giornata di festa e il clima primaverile hanno reso di nuovo gremita, il Papa spiega perché ciò che fece in vita ha reso per sempre Giuseppe il “modello dell’educatore”. Prima di tutto, evidenzia, per essere stato custode premuroso dell’aspetto più naturale per un papà, la crescita “fisica e psicologica” del suo Gesù, senza cedere neanche davanti al pericolo:

“Lo ha ‘allevato’, preoccupandosi che non gli mancasse il necessario per un sano sviluppo. Non dimentichiamo che la custodia premurosa della vita del Bambino ha comportato anche la fuga in Egitto, la dura esperienza di vivere come rifugiati – Giuseppe è stato un rifugiato con Maria e Gesù – per scampare alla minaccia di Erode”.

Non solo in età. Giuseppe, afferma Papa Francesco, è stato per Gesù anche un “maestro di sapienza”, che ha saputo – dirà più tardi salutando le persone di lingua araba – “attraversare il buio del dubbio” senza “mai perdere la fiducia in Dio e nel suo amore”:

“Possiamo pensare a come Giuseppe ha educato il piccolo Gesù ad ascoltare le Sacre Scritture, soprattutto accompagnandolo di sabato nella sinagoga di Nazareth. E Giuseppe lo accompagnava perché Gesù ascoltasse la parola di Dio nella sinagoga”.

Terza dimensione, la “grazia”. Qui certamente, osserva Papa Francesco, “la parte riservata a San Giuseppe è più limitata rispetto agli ambiti dell’età e della sapienza”. E tuttavia…

“…sarebbe un grave errore pensare che un padre e una madre non possono fare nulla per educare i figli a crescere nella grazia di Dio. Crescere in età, crescere in sapienza, crescere in grazia: questo è il lavoro che ha fatto Giuseppe con Gesù, farlo crescere in queste tre dimensioni, aiutarlo a crescere”.

Tre dimensioni che sulle labbra di Papa Francesco diventano alla fine dell’udienza augurio affettuoso e insieme invito a fare altrettanto per tutti i papà:

"Chiedo per voi la grazia di essere sempre molto vicini ai vostri figli, lasciandoli crescere, ma vicini, vicini! Loro hanno bisogno di voi, della vostra presenza, della vostra vicinanza, del vostro amore. Siate per loro come san Giuseppe: custodi della loro crescita in età, sapienza e grazia. Custodi del loro cammino; educatori, e camminate con loro. E con questa vicinanza, sarete veri educatori. Grazie per tutto quello che fate per i vostri figli: grazie. A voi tanti auguri, e buona festa del papà a tutti i papà che sono qui, a tutti i papà. Che san Giuseppe vi benedica e vi accompagni”.

E il Papa della tenerezza non dimentica chi può ricordare la festa del papà solo con una lacrima e un bacio lanciato verso il cielo:

“Tanti che sono in piazza non hanno il papà. Possiamo pregare per tutti i papà del mondo, per i papà vivi e anche per quelli defunti e per i nostri, e possiamo farlo insieme, ognuno ricordando il suo papà, se è vivo e se è morto. E preghiamo il grande Papà di tutti noi, il Padre. Un 'Padre nostro' per i nostri papà: Padre Nostro… E tanti auguri ai papà!”.

Al termine delle catechesi, Papa Francesco ha salutato la delegazione della “fiaccola benedettina della pace” – guidata dall’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, dall’amministratore apostolico di Montecassino, Dom Augusto Ricci, e dall’abate di Subiaco, Dom Mauro Meacci – auspicando che l’iniziativa “possa favorire – ha detto – quella pace del cuore, che solo Cristo sa donare”. Altri saluti del Papa sono andati, fra gli altri, ai membri del Movimento dei Focolari, riuniti in convegno interreligioso, ai molti ufficiali e militari presenti all’udienza e ai numerosi studenti in piazza.

Ultimo aggiornamento: 20 marzo







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