La Santa Sede ospite d’onore al Salone Internazionale del Libro di Torino
La Santa Sede parteciperà, come ospite d’onore, alla 27.ma edizione del Salone Internazionale
del Libro di Torino, in programma dall’8 al 12 maggio. Alcuni dettagli legati a questa
partecipazione sono stati illustrati ieri mattina nella Sala Stampa della Santa Sede.
Il servizio di Amedeo Lomonaco:
Sarà una cupola
formata da libri l’elemento che contraddistinguerà lo spazio espositivo della Santa
Sede. Emblematica anche l’architettura del padiglione. Il presidente del Pontificio
Consiglio della Cultura, cardinale Gianfranco Ravasi:
“La pianta
del padiglione e questa cupola corrispondono, correttamente, al progetto per la nuova
Basilica vaticana che aveva elaborato l’architetto e artista Donato Bramante”.
La
partecipazione della Santa Sede sarà sostenuta da vari sponsor. Ancora il cardinale
Ravasi:
“Come abbiamo fatto anche per la Biennale di Venezia, abbiamo rinverdito
ancora il principio del 'mecenatismo tradizionale'. Siamo sostenuti in maniera quasi
completa - oltre alle istituzioni che offrono gli spazi - da sponsor, da mecenati,
che in modo diverso danno il loro contributo”.
Durante la Settimana del
Salone sono previsti vari eventi, tra cui un dibattito culturale al quale parteciperà
il cardinale Ravasi e una presentazione delle numerose pubblicazioni sugli scritti
e sull’opera di Papa Francesco che vedrà protagonista il segretario di Stato, il cardinale
Pietro Parolin. In programma anche due interventi, nelle giornate inaugurali, della
Cappella Musicale Pontificia “Sistina”, il primo nell'Auditorium del Lingotto e l’altro
nel prestigioso Teatro Regio. Saranno diverse le istituzioni vaticane presenti al
Salone del Libro. Tra queste, la Libreria Editrice Vaticana che presenterà molte delle
proprie pubblicazioni. Don Giuseppe Costa, direttore della Lev:
“Porteremo
anche le pubblicazioni che usciranno nelle prossime settimane come due volumi di Papa
Bergoglio quando era cardinale, di cui uno rivolto agli educatori. Un volume che raccoglie
due pubblicazioni fatte già in Argentina: ‘Il pane della speranza’ e ‘Non stancarti
di seminare’. Li abbiamo uniti e ne abbiamo fatto un volume unico. Poi presenteremo
anche il volume ‘Conversazione sulla Bibbia’, l’incontro tra Papa Bergoglio, Abraham
Skorka e Marcelo Figueroa. Un volume dedicato al dialogo interreligioso”.
La
partecipazione della Santa Sede – aggiunge il direttore editoriale del Salone, Ernesto
Ferrero – è motivo di grande soddisfazione e di orgoglio...
“…perché
rappresenta il coronamento della riflessione che il Salone cerca di promuovere da
anni, interrogandosi ogni volta sul significato attuale di concetti come tempo storia,
bellezza, creatività, l’io, l’altro, le mutazioni digitali – che stanno diventando
mutazioni antropologiche – in cui siamo immersi. È proprio questa funzione di governance
che dobbiamo chiedere ai libri e ai loro autori, cioè a coloro che, secondo l’etimo
latino della parola accrescono, aumentano, il sapere collettivo”.
Parole
alle quali fanno eco anche quelle pronunciate da Rolando Picchioni, presidente
della Fondazione per il libro, la musica e la cultura:
“Per quanto concerne
la Santa Sede, il portato più rilevante è il carattere profondamente internazionale
e universale della sua stessa natura costitutiva e spirituale e la meravigliosa varietà
in cui il Messaggio, il magistero della Chiesa si traduce in opera di pensiero, di
riflessione e di creazione letteraria ed artistica”.
Tante le opere che
saranno esposte nel padiglione della Santa Sede a Torino. Tra queste ci saranno anche
un’illustrazione di Botticelli che ritrae l’Inferno della ‘Divina Commedia’, alcuni
manoscritti autografi del Petrarca, una lettera autografa di Carlo Alberto a Pio IX
e di Camillo Benso conte di Cavour.