La Fondazione Papa Giovanni XXIII dona 10 volumi che raccolgono i Diari di Roncalli
Un Papa dalle radici bergamasche ma con il cuore e la mente rivolti al mondo intero.
Un uomo di chiesa spiritualmente radicato nella propria terra d'origine, ma capace
di associare la dimensione ecclesiale locale, con la prospettiva universale dell'annuncio
del Vangelo. Sono alcune caratteristiche di Angelo Rocalli che emergono dai 10 volumi
che raccolgono i Diari e le Agende da lui redatti tra il 1895 e il 1963, dalla giovinezza
fino agli ultimi mesi di vita, e che permettono di seguire, passo dopo passo, la sua
attività pastorale, da prete a cappellano militare, da diplomatico a Papa, con il
nome di Giovanni XXIII.
In occasione della canonizzazione di Papa Roncalli,
voluta da Papa Francesco, la Fondazione per le Scienze Religiose di Bologna, con il
sostegno della Fondazione Papa Giovanni XXIII di Bergamo, ha pensato di donare questa
prestigiosa collezione alle maggiori biblioteche nazionali e alle nunziature apostoliche
di tutto il mondo. "Si tratta di una documentazione unica che permette di sfatare
l'immagine un po' riduttiva del 'Papa buono', modesto dal punto di vista culturale,
e di mostrare invece la consapevolezza, la capacità critica e lo spessore culturale
non comune di Angelo Roncalli", spiega don Ezio Bolis, direttore della Fondazione
Papa Giovanni XXIII.
"Come spiegò nel '65 il card. Lercaro, Papa Giovanni
non era un “sacco vuoto”, riempito solamente al momento dell'accesso al pontificato.
Ma era già pieno di un'esperienza diplomatica, umana, spirituale e culturale, accumulata
con ascesi e fatica nei decenni precedenti. Queste agende mostrano quanto era profonda
questa intuizione e quanto il 'mistero' di Papa Roncalli, il suo programma di aggiornamento
della Chiesa, possa essere compreso solo indagando tutta la sua vita 'precedente'
". (A cura di Fabio Colagrande)