Siria: l'esercito controlla Yabrud. Nuovi scontri al confine col Libano
Sconfina ancora una volta in Libano la guerra che da tre anni sta insanguinando la
Siria. Domenica un attacco ad una roccaforte del movimento sciita hezbollah ha causato
la morte di quattro persone. Intanto la comunità internazionale cerca nuovi tentativi
per fermare la violenza e la crisi siriana è stata ieri sul tavolo dei ministri degli
esteri europei a Bruxelles. Il servizio di Marina Calculli:
L’esercito di
Bashar al-Asad controlla ormai Yabrud, il villaggio alle porte di Damasco in cui da
giorni un’offensiva durissima è stata lanciata contro i ribelli. La tv di stato annuncia:
“Yabrud è stata ripulita”. Assad ha lanciato la sua offensiva di primavera come parte
della sua campagna elettorale per le presidenziali prossime. E ieri a Damasco 300
persone hanno manifestato in favore della rielezione del raìs, anche se la sua vittoria
pare più che scontata. Intanto la guerra siriana sconfina in Libano. A Tripoli, al
confine nord con la Siria, ieri sono morte 14 persone nei combattimenti tra alawiti
e sunniti, pro e contro il regime di Assad. Inoltre un attentato ha ucciso 2 persone
a Baalbek, uno dei bastioni di Hezbollah, che in Siria combatte al fianco dell’esercito
lealista. A rivendicarlo sono stati i “sunniti liberi di Baalbek” una nuova milizia
nata con l’obiettivo di combattere il partito sciita di Hezbollah. Infine ad Ersal,
dove molti rifugiati siriani assieme a libanesi si sono organizzati, anche militarmente,
nell’ultimo anno e mezzo, l’esercito siriano, sconfinando ancora una volta in Libano,
ha lanciato ieri due raid. E’ una spirale che lega i due paesi in modo inscindibile
a mano a mano che questo conflitto diviene sempre più una lotta di sunniti contro
sciiti.