Papa Francesco: la misericordia è la via della pace nel mondo
Perdonare per trovare misericordia: questo è il cammino che porta la pace nei nostri
cuori e nel mondo: è quanto, in sintesi, ha detto Papa Francesco nell'omelia di lunedì
mattina durante la Messa presieduta a Santa Marta. Il servizio di Sergio Centofanti:
“Siate misericordiosi
come il Padre vostro è misericordioso”: il Papa commenta l’esortazione di Gesù, affermando
subito che “non è facile capire questo atteggiamento della misericordia” perché siamo
abituati a giudicare: “non siamo persone che danno naturalmente un po’ di spazio alla
comprensione e anche alla misericordia”. “Per essere misericordiosi – osserva - ci
sono necessari due atteggiamenti. Il primo è la conoscenza di se stessi”: sapere che
“abbiamo fatto tante cose non buone: siamo peccatori!”. E di fronte al pentimento,
“la giustizia di Dio … si trasforma in misericordia e perdono”. Ma è necessario vergognarsi
dei peccati:
“E’ vero, nessuno di noi ha ammazzato nessuno, ma tante piccole
cose, tanti peccati quotidiani, di tutti i giorni… E quando uno pensa: ‘Ma che cosa,
ma che cuore piccolino: ho fatto questo contro il Signore!’. E vergognarsi! Vergognarsi
davanti a Dio e questa vergogna è una grazia: è la grazia di essere peccatori. ‘Io
sono peccatore e mi vergogno davanti a Te e ti chiedo il perdono’. E’ semplice, ma
è tanto difficile dire: ‘Io ho peccato’”.
Spesso – osserva Papa Francesco
– giustifichiamo il nostro peccato scaricando la colpa sugli altri, come hanno fatto
Adamo ed Eva. “Forse – ha proseguito - l’altro mi ha aiutato, ha facilitato la strada
per farlo, ma lo ho fatto io! Se noi facciamo questo, quante cose buone ci saranno,
perché saremo umili!”. E “con questo atteggiamento di pentimento siamo più capaci
di essere misericordiosi, perché sentiamo su di noi la misericordia di Dio”, come
diciamo nel Padre Nostro: “Perdona, come noi perdoniamo”. Così, “se io non perdono,
io sono un po’ fuori gioco!”.
L’altro atteggiamento per essere misericordiosi
– ha poi affermato il Papa – “è allargare il cuore”, perché “un cuore piccolo” ed
“egoista è incapace di misericordia”:
“Allargare il cuore! ‘Ma io sono peccatore’.
‘Ma guarda cosa ha fatto questo, quello…. Io ne ho fatte tante! Chi sono io per giudicarlo?’.
Questa frase: ‘Chi sono io per giudicare questo? Chi sono io per chiacchierare di
questo? Chi sono io per? Chi sono io che ho fatto le stesse cose o peggio?’. Il cuore
allargato! E il Signore lo dice: ‘Non giudicate e non sarete giudicati! Non condannate
e non sarete condannati! Perdonate e sarete perdonati! Date e vi sarà dato!’. Questa
generosità del cuore! E cosa vi sarà dato? Una misura buona, pigiata, colma e traboccante
vi sarà versata nel grembo. E’ l’immagine delle persone che andavano a prendere il
grano con il grembiule e allargavano il grembiule per ricevere più, più grano. Se
tu hai il cuore largo, grande, tu puoi ricevere di più”.
Il cuore grande
– ha detto Papa Francesco – “non condanna, ma perdona, dimentica” perché “Dio ha dimenticato
i miei peccati; Dio ha perdonato i miei peccati. Allargare il cuore. Questo è bello!
- esclama il Papa - Siate misericordiosi”:
“L’uomo e la donna misericordiosi
hanno un cuore largo, largo: sempre scusano gli altri e pensano ai loro peccati. ‘Ma
hai visto cosa ha fatto questo?’. ‘Ma io ne ho abbastanza con quello che ho fatto
io e non mi immischio!’. Questo è il cammino della misericordia che dobbiamo chiedere.
Ma se tutti noi, se tutti i popoli, le persone, le famiglie, i quartieri, avessimo
questo atteggiamento, quanta pace ci sarebbe nel mondo, quanta pace nei nostri cuori!
Perché la misericordia ci porta alla pace. Ricordatevi sempre: ‘Chi sono io per giudicare?’.
Vergognarsi e allargare il cuore. Che il Signore ci dia questa grazia”.