Venezuela. La Chiesa mediatrice per il dialogo: stop alla violenza nel Paese
La complessa situazione in Venezuela – dove, da un circa mese, le manifestazioni della
popolazione e gli scontri con i gruppi armati hanno causato più di 25 morti – è uno
dei temi discussi dai Segretari generali delle Conferenze Episcopali dell'America
Latina e dei Caraibi (Celam), che si sono incontrati questa settimana a Bogotà (Colombia)
per analizzare la realtà sociale politica, economica e religiosa della regione. Secondo
una nota dei vescovi, pervenuta all'agenzia Fides, per la Chiesa Latinoamericana è
urgente fermare la violenza delle manifestazioni, perché ogni giorno che passa cresce
il numero di vittime degli scontri tra governo e opposizione.
Mons. Jesus
Gonzalez de Zarate, Segretario generale della Conferenza episcopale del Venezuela,
ha lanciato un appello “per dire stop alla violenza, da qualunque parte provenga.
Come vescovi del Venezuela, abbiamo invitato le parti a incontrarsi per un dialogo,
sapendo che non è facile quando ci sono differenze e incomprensioni. Ma è urgente
farlo, altrimenti ci saranno problemi peggiori”.
Il presidente del Celam,
mons. Carlos Aguiar, ha detto che “è sempre difficile avviare azioni concrete, ma
possiamo dire chiaramente che la via è il dialogo, sedersi a un tavolo e parlare per
analizzare le ragioni che sono alla base delle manifestazioni. Il dialogo non è una
processo giudiziario, ma la via per capire cosa c'è dietro ogni posizione”.
Il
Segretario dei vescovi del Venezuela ha ribadito l'offerta di mediazione, lanciata
dalla Conferenza episcopale (Cev), che si è messa a disposizione per aprire canali
di dialogo e superare la tensione. “La cosa importante è che vi sia una reale volontà
di confronto, da ambo le parti. Possiamo avviare un dialogo costruttivo, in cui tutti
si sentano ascoltati e valorizzati”, ha concluso. (R.P.)