2014-03-15 14:25:48

Il preposito generale dei carmelitani Scalzi dal Papa: Chiesa, luogo di accoglienza e misericordia


Papa Francesco ha incontrato in mattinata anche padre Saverio Cannistrà, preposito generale dei Carmelitani Scalzi. Ascoltiamolo al microfono di Sergio Centofanti:RealAudioMP3

R. – E’ stata per me un’esperienza toccante, perché era la prima volta che incontravo personalmente Papa Francesco, e veramente sono rimasto colpito, impressionato dalla sua semplicità evangelica, dalla sua umiltà e dalla sua passione per la Chiesa. Io ho visto, in questo, anche il religioso, l’uomo che vive la condizione di povertà, di spogliamento e che si dona completamente alla Chiesa per i servizi che la Chiesa gli chiede, e che li svolge in maniera completamente disinteressata.

R. – Quali gli argomenti al centro del colloquio?

D. – L’argomento del colloquio era soprattutto sul progetto di rinnovamento della Costituzione apostolica sulle monache contemplative. Come si sa, è stato annunciato il progetto di una nuova Costituzione apostolica sulle monache contemplative e io, in quanto preposito generale dei Carmelitani e delle Carmelitane Scalze ho quindi un particolare interesse, un particolare impegno in questo tema, essendo nel nostro Ordine presenti circa 10 mila monache di clausura, contemplative.

D. – Quale l’invito di Papa Francesco ai religiosi?

R. – Quello di un’autenticità evangelica, di avere come punto di riferimento il Vangelo con tutto ciò che il Vangelo comporta, proprio in quanto proposta completamente alternativa rispetto alle varie politiche, ai vari poteri del mondo che però possono anche installarsi all’interno della Chiesa. In questo senso, capisco ancora meglio perché il cardinale Bergoglio volle chiamarsi “Francesco”.

D. – Cosa dire di questo primo anno di Pontificato di Papa Francesco?

R. – Certamente, ciò che io ho visto è un uomo di Dio che è profondamente impegnato nel portare avanti la missione che il Signore gli ha affidato.

D. – Che cosa possono dare i Carmelitani Scalzi alla Chiesa, guidata oggi da Papa Francesco?

R. – Un luogo di accoglienza. Un luogo di accoglienza innanzitutto dell’umanità del Signore Gesù, così come l’hanno vissuto Teresa d’Avila, Teresa di Gesù Bambino, i nostri santi; ma poi, un luogo d’accoglienza per l’umanità di ciascun fratello e di ciascuna sorella con quella profondità di accoglienza che non è solo accoglienza delle dimensioni esterne della persona, ma che cerca di essere un’accoglienza della persona integrale, quindi nella profondità del suo essere e del suo spirito.

D. – “E’ il tempo della misericordia”, dice spesso Papa Francesco …

R. – Sì, assolutamente, e ne ho avuto la conferma proprio nell’incontro che ho avuto con lui.







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