2014-03-14 14:51:01

Giornata mondiale del sonno: buone abitudini e un buon riposo liberano da disturbi d'ansia e nuove patologie


E' stata ricordata ieri, 14 marzo, la Giornata Mondiale del sonno, organizzata dal "World Sleep Day Commitee" dell’Associazione Mondiale Medicina del Sonno. Lo slogan di quest’anno è “Sonno riposante, buon respiro, corpo sano”. Una migliore conoscenza del sonno e una maggior ricerca in questo campo potranno aiutare a ridurre l’impatto negativo dell'insonnia sulla società. Fra le regole da seguire per una buona igiene del sonno, coricarsi e svegliarsi alla stessa ora, non bere alcolici, non mangiare pesante e non fare attività fisica prima di andare a dormire. Il professore Giacomo Della Marca, ricercatore di neurologia del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma, consiglia alcune regole da seguire al microfono di Eliana Astorri:RealAudioMP3

R. – Le cause più frequenti sono i disturbi dell’ansia, oppure i disturbi dell’umore. Ci sono però molte persone che dormono male perché hanno cattive abitudini di sonno e questa è la parte su cui noi possiamo agire in maniera più efficace.

D. – Viste le differenti cause, significa che la medicina del sonno richiede un approccio multidisciplinare?

R. – Sì, questo è assolutamente vero. La medicina del sonno è nata come disciplina multidisciplinare: neurologi, psichiatri, pneumologi, otorinolaringoiatri ed altri specialisti hanno messo assieme le loro competenze e hanno costituito un corpus di conoscenze che è l’attuale medicina del sonno.

D. – Quali sono i passi da fare quando ci si rende conto che si dorme poco, oppure male…

R. – La prima cosa è sottoporsi ad una visita medica. Molto spesso il proprio medico di famiglia è già in grado di dare informazioni ed indicazioni corrette. Quando il disturbo è persistente, quando non risponde bene alle terapie – o quando si pensa che ci possano essere dietro meccanismi più complessi – allora si può far ricorso ai laboratori del sonno che in Italia sono purtroppo pochi. Questi laboratori non hanno la possibilità di affrontare i problemi di un così vasto numero di pazienti con difficoltà di sonno, però sono attrezzati per venire incontro a tutte le esigenze diagnostiche e terapeutiche. Esiste, inoltre, un’Associazione, l'Aims (Associazione italiana di medicina del sonno), che riunisce questi laboratori, li coordina e permette che la gestione dei pazienti, le indicazioni di terapia, le diagnosi siano uniformi, o più o meno, su tutto il territorio nazionale.

D. – Verso quale direzione è mirata la ricerca nel campo della medicina del sonno?

R. – La ricerca nel campo della medicina del sonno ha tanti filoni attivi e importanti, ma la ricerca medica in questo momento è soprattutto finalizzata alla prevenzione: la capacità di valutare qual è l’impatto del cattivo sonno, delle patologie del sonno sulla nostra salute e sui fattori di rischio. Su questo tipo di argomenti c’è un interesse crescente. Oggi, 14 marzo, è la Giornata mondiale dei disturbi del sonno e lo scopo di questa giornata è precisamente quello di richiamare l’attenzione su alcuni importanti disturbi, come l’insonnia, le difficoltà di respirazione, perché conoscere, trattare ed eliminare questi disturbi ci permette di aumentare molto il nostro livello di benessere e di ridurre il rischio di sviluppare altre patologie.

Ultimo aggiornamento: 15 marzo







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