Pio XII, Papa delle Carità. Convegno alla Pontificia Università Lateranense
Il Papa della Carità. A Pio XII, proclamato venerabile da Benedetto XVI, è stato
dedicato un convegno svoltosi presso la Pontificia Università Lateranense. Di Pacelli
sono stati ricordati l’intenso impegno a favore della dignità umana in epoca di totalitarismi,
la vicinanza ai perseguitati e alle vittime di guerra, l’attenzione prioritaria all’annuncio
del Vangelo anche tramite i nuovi strumenti di comunicazione. Paolo Ondarza
ha intervistato uno dei relatori, mons. Antonio Livi, professore emerito di
Filosofia della Lateranense:
R. – In questa
epoca della storia della Chiesa, la santità dei Papi è l’argomento al centro dell’interesse
di tutti i fedeli sia per le prossime canonizzazioni di Giovanni XXIII e Giovanni
Paolo II, sia per l’iniziativa di beatificazione e canonizzazione di Paolo VI. Abbiamo
pensato allora di recuperare le qualità pastorali di Papa Pio XII dal punto di vista
della santità.
D. – La carità di Pio XII, proclamato venerabile da Papa Benedetto
XVI, viene declinata in vari aspetti: si affronta la carità spirituale, la carità
verso gli ebrei perseguitati, la carità politica...
R. – Le calunnie contro
Papa Pacelli, promosse soprattutto dagli ambienti tedeschi protestanti nazisti con
la famosa opera “Il Vicario”, e poi tutta una campagna di stampa – per anni – che
ha voluto presentare il Papa come connivente con il nazismo, tutto questo è stato
storiograficamente superato e sono state documentate invece le eroiche manifestazioni
di carità del Papa verso gli ebrei, che ha potuto in Italia, in Germania, dappertutto,
proteggere ed aiutare. Tanto che, a suo tempo, il rabbino di Roma si convertì al cattolicesimo
e prese il nome di Eugenio Zolli.
D. – “La carità intellettuale” questo è il
tema, in particolare, del suo intervento...
R. – La carità intellettuale è
la cosa più importante, perché dopo il Concilio Vaticano II molta parte della teologia
volle vedere la “Humani generis” come un documento retrogrado, che il Concilio Vaticano
II avrebbe superato e avrebbe annullato. Soprattutto perché in quel documento il Papa
criticava la “Nouvelle Théologie”, che poi invece secondo alcuni avrebbe avuto una
conferma, una convalida e un trionfo nel Vaticano II. Tutto questo va chiarito.
D.
– Questo aspetto della carità intellettuale di Pio XII ha quindi una forte attualità...
R.
– Perché riguarda il tema del rapporto fra magistero e teologia e il rapporto fra
teologia e fede. Gran parte della teologia attuale pensa che non si possa interpretare
la fede se non con le categorie del pensiero relativista, abbandonando del tutto la
tradizione della Chiesa. Questa falsa idea fa pensare che la dottrina di Pio XII sia
superata e che sia stata superata proprio dal Concilio, cosa che invece da un punto
di vista di storia del dogma non è vero per nulla. Il Concilio, infatti, non ha assolutamente
mai convalidato alcuna tesi di tipo relativistico.
D. – Pio XII fu difensore
della dignità della persona umana, in epoca di totalitarismi anticristiani. E’ anche
questo un aspetto molto attuale...
R. – Il magistero del Papa attuale è tutto
incentrato sulla difesa della persona umana, contro per esempio gli abusi di una società
capitalistica, che pratica lo sfruttamento, addirittura la tratta delle persone, come
dice Papa Francesco. E poi se oggi non c’è una dittatura militare - presente comunque
in tante parti del mondo - c’è però la dittatura del relativismo, che all’atto pratico
è la stessa cosa. L’oltraggio alla persona umana che ha la pratica universale dell’aborto
e poi l’eutanasia e addirittura l’educazione sessuale nelle scuole, improntate allo
stabilire cinque o più generi sessuali, tutto questo è proprio un impedire alla persona
di crescere nell’ambiente stabilito dal diritto naturale, impedire alla famiglia di
esercitare la funzione naturale di educatrice dei figli.