2014-03-12 20:43:54

Pio XII, Papa delle Carità. Convegno alla Pontificia Università Lateranense


Il Papa della Carità. A Pio XII, proclamato venerabile da Benedetto XVI, è stato dedicato un convegno svoltosi presso la Pontificia Università Lateranense. Di Pacelli sono stati ricordati l’intenso impegno a favore della dignità umana in epoca di totalitarismi, la vicinanza ai perseguitati e alle vittime di guerra, l’attenzione prioritaria all’annuncio del Vangelo anche tramite i nuovi strumenti di comunicazione. Paolo Ondarza ha intervistato uno dei relatori, mons. Antonio Livi, professore emerito di Filosofia della Lateranense:RealAudioMP3

R. – In questa epoca della storia della Chiesa, la santità dei Papi è l’argomento al centro dell’interesse di tutti i fedeli sia per le prossime canonizzazioni di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, sia per l’iniziativa di beatificazione e canonizzazione di Paolo VI. Abbiamo pensato allora di recuperare le qualità pastorali di Papa Pio XII dal punto di vista della santità.

D. – La carità di Pio XII, proclamato venerabile da Papa Benedetto XVI, viene declinata in vari aspetti: si affronta la carità spirituale, la carità verso gli ebrei perseguitati, la carità politica...

R. – Le calunnie contro Papa Pacelli, promosse soprattutto dagli ambienti tedeschi protestanti nazisti con la famosa opera “Il Vicario”, e poi tutta una campagna di stampa – per anni – che ha voluto presentare il Papa come connivente con il nazismo, tutto questo è stato storiograficamente superato e sono state documentate invece le eroiche manifestazioni di carità del Papa verso gli ebrei, che ha potuto in Italia, in Germania, dappertutto, proteggere ed aiutare. Tanto che, a suo tempo, il rabbino di Roma si convertì al cattolicesimo e prese il nome di Eugenio Zolli.

D. – “La carità intellettuale” questo è il tema, in particolare, del suo intervento...

R. – La carità intellettuale è la cosa più importante, perché dopo il Concilio Vaticano II molta parte della teologia volle vedere la “Humani generis” come un documento retrogrado, che il Concilio Vaticano II avrebbe superato e avrebbe annullato. Soprattutto perché in quel documento il Papa criticava la “Nouvelle Théologie”, che poi invece secondo alcuni avrebbe avuto una conferma, una convalida e un trionfo nel Vaticano II. Tutto questo va chiarito.

D. – Questo aspetto della carità intellettuale di Pio XII ha quindi una forte attualità...

R. – Perché riguarda il tema del rapporto fra magistero e teologia e il rapporto fra teologia e fede. Gran parte della teologia attuale pensa che non si possa interpretare la fede se non con le categorie del pensiero relativista, abbandonando del tutto la tradizione della Chiesa. Questa falsa idea fa pensare che la dottrina di Pio XII sia superata e che sia stata superata proprio dal Concilio, cosa che invece da un punto di vista di storia del dogma non è vero per nulla. Il Concilio, infatti, non ha assolutamente mai convalidato alcuna tesi di tipo relativistico.

D. – Pio XII fu difensore della dignità della persona umana, in epoca di totalitarismi anticristiani. E’ anche questo un aspetto molto attuale...

R. – Il magistero del Papa attuale è tutto incentrato sulla difesa della persona umana, contro per esempio gli abusi di una società capitalistica, che pratica lo sfruttamento, addirittura la tratta delle persone, come dice Papa Francesco. E poi se oggi non c’è una dittatura militare - presente comunque in tante parti del mondo - c’è però la dittatura del relativismo, che all’atto pratico è la stessa cosa. L’oltraggio alla persona umana che ha la pratica universale dell’aborto e poi l’eutanasia e addirittura l’educazione sessuale nelle scuole, improntate allo stabilire cinque o più generi sessuali, tutto questo è proprio un impedire alla persona di crescere nell’ambiente stabilito dal diritto naturale, impedire alla famiglia di esercitare la funzione naturale di educatrice dei figli.









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