La legge elettorale all’esame della Camera in queste ore. Le deputate e i deputati
di Pd-Forza Italia-Ncd e Scelta Civica faranno ricorso alla libertà di coscienza sulle
quote rosa, con voto segreto. Insomma, non c’è un accordo tra le forze politiche e
sarà l’aula dunque a decidere. Alessandro Guarasci:
Alla fine
la legge elettorale si sta rivelando un osso più duro del previsto. Nemmeno l’incontro
alla Camera tra il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi e Denis Verdini, braccio
destro di Silvio Berlusconi, ha sortito grandi effetti. Dunque i sottoscrittori del
patto sull'Italicum e il governo si concentreranno solo sull’emendamento sottoscritto
da diverse deputate di vari schieramenti, che prevede la parità di genere in una percentuale
di 60 a 40, per i capilista. Le deputate e i deputati di Pd-Forza Italia-Ncd e Scelta
Civica faranno ricorso alla libertà di coscienza. Sugli altri emendamenti sulla parità
di genere, invece, il governo è orientato a dare parere contrario. Accordo raggiunto
sui collegi: saranno al massimo 120. Le multi candidature saranno limitate a massimo
8 collegi. Ritirati poi da Forza Italia gli emendamenti Salva Lega, che avrebbero
permesso al Carroccio di entrare in Parlamento anche senza superare le soglie di sbarramento.