2014-03-10 09:22:33

Ccee: incontro su famiglia e presenza della Chiesa nella società


Le sfide sulla famiglia, il crescente numero di convivenze, la presenza della Chiesa nella società. Sono alcuni dei temi affrontati nel corso dell’incontro dei presidenti e dei cardinali delle Conferenze episcopali dell’Europa centro-orientale, che si è tenuto a Varsavia, su invito del cardinale Peter Erdő, presidente del Ccee (Consiglio delle Conferenze episcopali europee), e di mons. Józef Michalik, presidente della Conferenza episcopale polacca. Presenti cardinali, arcivescovi e vescovi da Ungheria, Croazia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ucraina, Lituania, Bielorussia e Polonia, nonché il nunzio apostolico in Polonia.

“Di fronte alle diverse sfide sorte nelle attuali società nei confronti della famiglia, dovute anche a un forte cambiamento verso la società secolarizzata, le Chiese - riporta una nota del Ccee di sintesi dell’incontro ripresa dall'agenzia Sir - hanno provato a trovare risposte adeguate. La riflessione ha sottolineato soprattutto la difficile situazione della famiglia, il crollo demografico e l’aumento di famiglie divise, ma anche lo sforzo pastorale, indirizzato alla riscoperta della vita familiare a una nuova mentalità riguardo all’apertura alla vita e all’educazione religiosa. I vescovi hanno sottolineato il ruolo dei movimenti ‘pro familia’, le stesse famiglie coinvolte nella pastorale e le iniziative indirizzate alla difesa del matrimonio fra un uomo e una donna come per esempio il referendum in Croazia”.

I presuli si sono interrogati pure sulla “preparazione al matrimonio e alla vita familiare, non soltanto all’avvicinarsi del matrimonio, ma già nell’età giovanile”: questa “deve toccare il tema di cosa significhi essere famiglia” e, riguardo ai “metodi di lavoro pastorale”, “la testimonianza della vita familiare risulta essere il più convincente metodo nella preparazione al matrimonio e alla famiglia”. Di fronte alla crescente presenza di convivenze senza alcuna formalità istituzionale e altre situazioni difficili, invece, “i vescovi hanno insistito sulla necessità di avere parrocchie che siano vere comunità accoglienti”, “mostrando l’amore di Dio per tutti: amore che non entra in conflitto con le esigenze di verità sul matrimonio”.

Infine, circa la “presenza della Chiesa nella società”, è stato sottolineato l’impiego di “notevoli risorse nella formazione dei giovani sia nelle parrocchie sia nelle scuole”, “un’apertura all’appoggio pubblico all’attività di utilità pubblica della Chiesa” che si verifica in alcuni Paesi, l’impegno della Chiesa per la “formazione morale senza la quale non esiste stabilità sociale” e il “ruolo di riconciliazione che la Chiesa svolge sia a livello nazionale sia tra le diverse nazioni”. Da ultimo, una preghiera “per l’Ucraina che vive un momento molto delicato, auspicando che la situazione venga presto chiarita nella pace per il bene di tutti”. (R.P.)







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