2014-03-09 15:10:36

Ucraina: scontri e manifestazioni in Crimea. Da Kiev il premier Yatseniuk a Mosca: “Non cederemo”


In Ucraina, continua il braccio di ferro tra Kiev e Mosca sulla questione della Crimea. “Non cederemo” la regione, ha avvertito il premier ucraino Yatseniuk, mentre le Forze armate russe hanno occupato un altro posto di frontiera, e nella città di Sebastopoli sostenitori dei due governi rivali si sono scontrati durante una manifestazione. Davide Maggiore:RealAudioMP3

La posizione del primo ministro ucraino Arseni Yatseniuk sulla Crimea è netta: “È la nostra terra e non ne cederemo un centimetro: che la Russia e il suo presidente lo sappiano”, ha detto alla piazza di Kiev, annunciando anche una prossima visita a Washington per colloqui sul tema. Opposta la posizione del premier della Crimea, che il 16 marzo terrà un referendum sulla secessione: “A Mosca stanno aspettando solo il nostro sì”, aveva detto Serghiei Aksionov alle migliaia di dimostranti filorussi di Simferopoli. A Sebastopoli, invece, sono stati circa duecento sostenitori di Kiev a scendere in piazza, ma la manifestazione è stata attaccata da uomini armati di manganelli. E mentre Kiev ha bloccato i flussi finanziari verso la regione, sembrano essere in movimento anche le truppe di Mosca. Secondo un responsabile delle guardie di confine ucraine, avrebbero catturato un altro posto di frontiera, l’undicesimo, nell’ovest della penisola e senza spargimento di sangue: all’interno si troverebbero ancora una trentina di funzionari. “La continuazione dell’escalation militare in Crimea, o misure per l’annessione alla Russia chiuderebbero la porta alla diplomazia”, aveva però detto nelle scorse ore il segretario di Stato Usa, John Kerry, in una telefonata al ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov.







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