2014-03-08 12:53:25

Il Papa nomina i membri del Consiglio per l’Economia. Il commento di p. Lombardi


Procedendo nella costituzione delle nuove istituzioni create con il Motu proprio “Fidelis dispensator et prudens” del 24 febbraio scorso, il Papa ha nominato ad quinquennium otto cardinali e sette esperti laici quali membri del Consiglio per l’Economia: il card. Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga, (coordinatore); il card. Juan Luis Cipriani Thorne, arcivescovo di Lima; il card. Daniel N. DiNardo, arcivescovo di Galveston-Houston; il card. Wilfrid Fox Napier, arcivescovo di Durban; il card. Jean-Pierre Ricard, arcivescovo di Bordeaux; il card. Norberto Rivera Carrera, arcivescovo di México; il card. John Tong Hon, vescovo di Hong Kong; il card. Agostino Vallini, vicario generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma; Joseph F.X. Zahra, Malta (vice coordinatore); Jean-Baptiste de Franssu, Francia; John Kyle, Canada; Enrique Llano Cueto, Spagna; Jochen Messemer, Germania; Francesco Vermiglio, Italia; George Yeo, Singapore.

“I cardinali Cipriani Thorne, Napier, Rivera Carrera, Ricard, Hong Ton, Vallini, così come il card. Pell, nuovo prefetto della Segreteria per l’Economia – commenta in una nota il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi - erano tutti membri del Consiglio per lo studio dei problemi organizzativi ed economici della Santa Sede (consiglio dei 15), che ha cessato di esistere. Il card. Marx e il card. Pell, come noto, sono entrambi membri del Consiglio dei Cardinali per la riforma della Costituzione Apostolica Pastor bonus e per aiutare il Santo Padre nel governo della Chiesa universale”.

“Le relazioni tra Consiglio e Segreteria per l’Economia – sottolinea padre Lombardi -saranno definite dagli statuti, in ogni caso il Consiglio è inteso come organo avente una propria autorità di indirizzo, non un mero organo consultivo della Segreteria per l’Economia. La provenienza da diverse aree geografiche dei membri nominati nel Consiglio riflette, come richiedeva il Motu proprio Fidelis dispensator et prudens, l’universalità della Chiesa. La costituzione del Consiglio per l’Economia – spiega il portavoce vaticano - è un passo chiave verso il consolidamento delle attuali strutture gestionali della Santa Sede, al fine di migliorare il coordinamento e la vigilanza circa le questioni economico-amministrative. Il Consiglio è da subito operativo, il suo primo incontro è previsto a maggio”.







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