2014-03-07 07:58:44

Libia: dalla Conferenza di Roma l'impegno a sostenere il rilancio del Paese


La comunità internazionale si impegna a supportare la Libia nella transizione democratica che, a due anni e mezzo dalla destituzione di Gheddafi, soffre ancora di grave instabilità politica e di mancanza di sicurezza interna. E’quanto è emerso ieri a Roma, nel corso della Conferenza internazionale sulla Libia, cui hanno preso parte più di 40 delegazioni di Paesi e Organizzazioni internazionali e il segretario di Stato americano, John Kerry. Il servizio di Elvira Ragosta:RealAudioMP3

Le sfide alla sicurezza globale passano anche per la Libia, soprattutto per il suo Sud. E una Libia politicamente stabile genera stabilità nel Mediterraneo, in Europa e nell’intera comunità internazionale. L’impegno preso, ieri, a Roma è di supportare il governo libico con progetti di governance e sviluppo. A partire dal controllo delle armi e delle frontiere, fino all’inclusione istituzionale della galassia di gruppi che hanno combattuto la rivoluzione e che oggi sono incontrollate milizie autogestite. “La sicurezza della Libia - ha affermato il ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini - è un problema politico”. Dal suo omologo libico la richiesta di capacity building, per l’organizzazione di istituzioni che la Libia non ha mai avuto. “Abbiamo ereditato un non Stato – ha ricordato il ministro Abdelaziz – e dobbiamo ricostruirlo da zero, partendo dalla decentralizzazione”. Tra qualche giorno, sulla delicata questione libica si riunirà anche il Consiglio di Sicurezza dell’Onu, mentre le delegazioni presenti ieri a Roma verificheranno i progressi del loro operato nella prossima conferenza, in programma tra qualche mese in Turchia.







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