Giornata della donna in Vaticano: “Voci di fede - Rendere le donne invisibili visibili”
“Voci di fede - Rendere le donne invisibili visibili”, il titolo dell’evento - promosso
dalla Fondazione Goetz Fidel - per celebrare domani la “Giornata internazionale della
donna… anche in Vaticano”. L’iniziativa, che sarà ospitata nella Filmoteca vaticana,
prevede la testimonianza di 10 donne impegnate in vari Paesi, che racconteranno le
loro storie di vita e di fede in qualche modo esemplari. Tra queste suor Azezet
Kidane, eritrea comboniana, che si occupa di donne rifugiate in Palestina, Jocelyne
Khoueiry, libanese, fondatrice del movimento laico “La Libanaise – Femme du 31
Mai”, neo nominata membro del Pontificio Consiglio per i Laici. E ancora, suor Ifediba
Caritas Chinwem, che nell’isola nigeriana Igbedo è dedicata ad assistere i più poveri,
Sabrina Moranti, ballerina e coreografa, madre di 9 figli, catechista a Roma. L’incontro,
presentato alla stampa, avrà inizio alle 14 di domani e sarà ripreso in diretta dal
sito Internet "voicesofaith.org". Roberta Gisotti ha intervistato Giovanna
Abbiati,ideatrice e responsabile dell’evento, ispirato dall’invito di
Papa Francesco per “una presenza femminili più incisiva” nella Chiesa:
R. – Lo spirito
che ci ha animato era quello di andare alla ricerca di donne "invisibili", quelle
che magari non sono proprio nella cronaca, nei giornali, nel mercato mediatico del
mondo contemporaneo – perché comunque sono agenti di cambiamento all’interno della
comunità – e abbiamo pensato che potessero essere anche esempi per quello che sanno
fare, e naturalmente per la forza della fede che le fa andare avanti anche in luoghi
dove è veramente difficile vivere e raggiungere le persone con il Vangelo.
D.
– Rendere visibili donne invisibili: questa invisibilità è sempre voluta e ricercata,
oppure a volte imposta o subìta?
R. – Io credo che una donna cattolica non
abbia bisogno di essere popolare. Ma non c’è dubbio che viviamo in un’epoca in cui
anche la visibilità è importante. Anche la rappresentazione delle cose umane è necessaria,
anche per trasmettere la fede, per trasmettere valori. E’ un po’ riconosciuto ovunque
che il ruolo della donna diventi sempre più importante nella famiglia ma anche nella
società. Incominciamo a parlare: qualcuno ci ascolterà…
D. – Si tratta anche
di riprendere quel concetto di valorizzare il “genio femminile” di cui parlava Giovanni
Paolo II…
R. – Sì, sicuramente anche queste sono parole che fanno parte di
un percorso, anche del Magistero della Chiesa che ci ha ispirato. Noi speriamo – dato
che faremo anche dei video che poi saranno disponibili nel web – che queste storie
siano d’ispirazione perché, a prescindere dalla propria motivazione o forza interiore
o fede, sono proprio esempi eroici. E il nostro tempo ha bisogno di questa nuova idea
di leadership, che non è il comando o il potere assoluto, ma è la potenza di
un carisma, di farsi seguire dagli altri.