2014-03-01 12:40:50

Ucraina: appello per la pace dei capi delle Chiese di 13 Paesi


Il Comitato consultivo interconfessionale cristiano (Ccic) - composto dalle comunità cristiane ortodosse, cattoliche e protestanti di Azerbaigian, Armenia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Lettonia, Lituania, Moldavia, Russia, Tagikistan, Uzbekistan, Ucraina ed Estonia - ha reso noto una dichiarazione sulla situazione in Ucraina. "Noi, rappresentanti delle Chiese - si legge nel comunicato - ci siamo riuniti per esprimere la nostra comune visione su alcune questioni vitali che preoccupano la popolazione dei nostri Paesi. In questi giorni le nostre preghiere e la nostra solidarietà sono rivolte al popolo ucraino, che sta attraversando dure prove. Tutte le nostre comunità pregano per coloro che sono morti o hanno sofferto nel corso del recente scontro politico e sociale, affinché una pace duratura e la comprensione - scrivono i Capi delle Chiese del Ccic - si stabiliscano tra tutti i cittadini della Repubblica sorella di Ucraina, indipendentemente dalla loro appartenenza etnica o religiosa. Esortiamo tutti coloro da cui dipende il futuro dell’Ucraina - proseguono - ad attenersi rigorosamente al principio della libertà di coscienza e di religione, e alla non ingerenza dello Stato e delle forze politiche negli affari interni delle organizzazioni religiose. Ricordiamo tutti molto bene le tragiche conseguenze che una tale situazione ha avuto per la storia dei nostri Paesi. I metodi rivoluzionari, ogni appello alla violenza, alla discriminazione e alla presa con la forza dei luoghi sacri non possono che nuocere all’unità tra i cristiani e ai buoni rapporti tra le organizzazioni religiose e lo Stato, volti alla prosperità e al benessere di tutta la società". La dichiarazione si conclude con l'esortazione al popolo ucraino "a fare ogni sforzo per evitare eventuali provocazioni, e a mantener vivo nel cuore l’amore per ogni prossimo, per la sua dignità umana e il suo credo religioso. Da parte nostra, esprimiamo la nostra sincera volontà di promuovere, con la preghiera e l’impegno, il dialogo fraterno e la pace nella società ucraina". (I.P.)







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