2014-03-01 15:23:49

Roma. Conferenza di "Libera": le mafie restituiscano il maltolto


“Le mafie restituiscono il maltolto” è lo slogan della Conferenza nazionale promossa da Libera svoltasi oggi in Campidoglio. La battaglia per la legalità prevede il riutilizzo produttivo dei beni confiscati alla mafia, ciò porta al rafforzamento delle politiche per la crescita dell’economia sociale che è fonte di occasioni occupazionali. Per questo, è fondamentale che il governo si faccia carico primariamente di questa lotta. Il servizio di Maura Pellegrini Rhao:RealAudioMP3

“Un abbraccio concreto ai familiari delle vittime”, dice don Luigi Ciotti, direttore di “Libera”. Solo unendo le forze degli onesti, il desiderio di cambiamento diventa forza di cambiamento. Dati positivi della lotta alla mafia ci sono e vanno sostenuti e incoraggiati, ma è necessario uno scatto in più. In un Paese che non vuole e non può attendere, bisogna osare e avere coraggio insieme:

“Tutti morti per la democrazia, per la libertà del nostro Paese. Chiederemo giustizia e verità! Allora abbiamo soltanto due modi credibili per ricordarli: impegnarci a realizzare i loro ideali e a non lasciare soli i loro familiari”.

“E’ fondamentale ricordare e leggere i nomi delle vittime, perché la mafia intende cancellare dei valori, e noi non glielo consentiremo”: è quanto afferma Franco La Torre, membro della presidenza di “Libera” e figlio di Pio La Torre, autore della legge antimafia, che venne ucciso nel 1982. “Ai familiari va riconosciuto il ruolo di testimoni della memoria”, continua. E poi sottolinea l’importanza di un dossier preparato dal governo Letta, atto a migliorare la normativa antimafia dell’Italia:

“In particolare, questo lavoro ha interessato la procedura, lunga e farraginosa, relativa al sequestro, la confisca e all’affidamento dei beni confiscati. E’ molto importante che quel dossier venga ripreso dall’attuale governo e che si dia rapida approvazione”.

Oltre cento iniziative precedono la giornata del 22 marzo, tra cui la “transumanza latina”: attivisti in bicicletta che partiranno dalla capitale per giungere al luogo nel quale si svolgerà la manifestazione. Primo fra tutti, Andrea Satta, leader della band dei “Têtes de Bois”:

“Ci sarà il palco a pedali: accenderemo il suono del palco con 128 biciclette che contemporaneamente, pedalando, producono energia”.







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