2014-03-01 17:12:45

Il Senato russo dà a Putin il via libera all'invio di truppe in Ucraina


Altissima la tensione in Ucraina. Il Consiglio della Federazione russa ha approvato all’unanimità la richiesta di intervento armato in territorio ucraino avanzata dal presidente Vladimir Putin per proteggere la Flotta del Mar Nero in Crimea e la "vita dei cittadini russi". Ma il presidente - precisa il portavoce del Cremlino Peskov - non ha ancora deciso se inviare truppe e Mosca spera che non ci sia un'ulteriore escalation in Ucraina. La Camera alta ha anche chiesto che venga richiamato in patria l'ambasciatore negli Stati Uniti. In risposta il presidente ad interim dell'Ucraina, Oleksander Turchinov, ha convocato una riunione d'emergenza dei vertici della sicurezza dello Stato. Il servizio di Debora Donnini:RealAudioMP3

Il Senato russo dà il via libera all’invio di truppe in Ucraina a Putin, che ora deciderà se attaccare, e chiede che venga richiamato in patria l’ambasciatore negli Usa dopo che ieri sera il presidente americano, pur senza citare esplicitamente la Russia, aveva avvertito che chiunque avesse effettuato un intervento armato in Ucraina, violandone la sovranita', avrebbe pagato un alto costo. Già prima erano arrivate notizie sull’arrivo di 6mila soldati russi e 30 blindati nella Repubblica autonoma ucraina di Crimea, a maggioranza russofona. Qui il neo premier Aksionov, eletto giovedì scorso dopo l’occupazione del parlamento da parte di elementi filorussi, aveva chiesto a Putin di garantire la calma nel territorio. A Donetsk , poi, nel sudest dell’Ucraina, feudo del deposto presidente ucraino Yanukovich, sono scese in piazza 10 mila persone sventolando bandiere russe. A Kharkiv insorti filorussi hanno occupato il palazzo dell’amministrazione regionale e nell’assalto decine di persone sono rimaste ferite. Novità anche sul fronte politico. Il nuovo governo della Crimea, che il premier ucraino Iatseniuk ha definito "illegittimo", ha anticipato dal 25 maggio al 30 marzo il referendum per concedere alla Repubblica più autonomia dall’Ucraina. Cresce, inatnto, la preoccupaizone internazionale. “Stiamo monitorando da vicino la situazione, dicono fonti della Casa Bianca, consultandoci con nostri partner, e considerando i costi potenziali, le conseguenze di cui il presidente Obama ha parlato ieri".







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