L’impegno della Chiesa cattolica nelle zone più desolate del Mozambico
La Chiesa è in prima linea nell’arcidiocesi di Beira, in Mozambico, una zona molto
popolata, povera e dove sono tante le urgenze. La situazione si è ulteriormente complicata
dopo che il partito miliziano di opposizione Renamo ha deciso di porre fine all’accordo
di pace con il Fronte di Liberazione del Mozambico, attualmente al governo. In aiuto
alla popolazione – riferisce Fides – continuano però ad operare i volontari del progetto
“Esmabama” voluto da padre Ottorino Poletto, missionario comboniano, che dal 1995
offre servizi nel campo dell’istruzione e della sanità alla popolazione della zona.
L’iniziativa era nata sulla scia degli accordi di pace firmati nel 1992 e come risposta
della Chiesa cattolica alle necessità urgenti nei settori dell'educazione e della
sanità. Nelle sue quattro missioni sono quasi settemila gli alunni che vengono aiutati,
di questi oltre 1.700 vivono lì usufruendo anche del vitto. Gli studenti sono seguiti
da 177 insegnanti che per la maggior parte risiedono nei dintorni delle missioni.
Per quanto riguarda il settore sanitario, i dispensari e i centri materno-infantili
accolgono circa 60 mila persone all’anno. Inoltre, il progetto dispone di alcuni mezzi
di produzione agricola, unica fonte di autofinanziamento delle missioni. (B.C)