Belgio: petizione per fermare la legge sull’eutanasia ai minori
Continua in Belgio la battaglia contro l’estensione dell’eutanasia ai minori. Dopo
essere stata approvata dal parlamento il 13 febbraio scorso, la legge attende di essere
promulgata dal re Filippo. Ed è a lui – informa il sito dei vescovi – che è rivolta
una nuova petizione lanciata sulla rete affinché non firmi il provvedimento. L’iniziativa
è di una coppia austriaca, che sul sito “Citizen Go” ha raccolto le firme di molti
cittadini di una ventina di Paesi europei. L’appello è rivolto direttamente al sovrano
da poco insediatosi. "Ascolti la sua coscienza – si legge nel testo – e si presenti
come un re con principi etici”. L’iniziativa ha più che altro un valore simbolico,
dal momento che nella monarchia costituzionale belga il sovrano non ha un potere di
veto sulle leggi passate in parlamento. Proprio per aggirare questo obbligo, nel 1989,
l’allora re Baldovino, abdicò per due giorni per non firmare una legge sull'aborto
che considerava contraria alla propria coscienza. Contro la nuova norma sull’eutanasia
c’è stata una vasta mobilitazione che ha coinvolto l’episcopato belga, ma anche altre
Chiese cristiane ed esponenti di altre religioni, oltre che associazioni della società
civile. Critiche al governo di Bruxelles sono arrivate anche dal Consiglio d’Europa,
dal Network internazionale delle cure palliative per i bambini, che collabora con
l'Organizzazione mondiale della Sanità. Con la nuova legge il Belgio diventerà il
secondo Paese europeo, dopo i Paesi Bassi, ad autorizzare l’eutanasia nei confronti
dei minori. Mentre però in Olanda il limite sotto il quale non è possibile richiedere
l’eutanasiasi per i minori è di 12 anni, in Belgio il legislatore non ha indicato
alcuna età minima del bambino. I minori che stanno vivendo “sofferenze fisiche insopportabili
e inguaribili, in fase terminale”, sono ritenuti dal testo di legge in grado di “discernimento”
e dunque capaci di chiedere per sé l’eutanasia. (L.Z.)