2014-02-27 16:27:53

Memoria di San Grabriele dell'Addolorata: grande festa al Santuario ai piedi del Gran Sasso


Il 27 febbraio la Chiesa celebra la memoria di San Gabriele dell’Addolorata, festività liturgica al Santuario di Teramo, ai piedi del Gran Sasso, che coinvolge migliaia di devoti del giovane Santo. Il servizio è di Veronica Giacometti:RealAudioMP3

Il santo dei giovani, il santo dei miracoli, il santo del sorriso. Con questi tre appellativi, è conosciuto San Gabriele dell’Addolorata. Al termine dell’udienza generale di questo mercoledì, il Santo Padre ha ricordato la celebrazione della sua memoria e ha esortato a seguirne l’esempio e l’entusiasmo. Ce ne parla padre Pierino d’Eugenio, direttore de “L’Eco di San Gabriele”:

R. – Gabriele è universalmente conosciuto come il santo dei giovani. La sua festa è celebrata un po’ dappertutto.

D. - Come è organizzata la festa di san Gabriele?

R. - E’ molto sentita. C’è la celebrazione del transito, il ricordo della morte di San Gabriele, che viene fatto la mattina presto, alle 6:30, l’ora in cui più o meno morì San Gabriele. Per tradizione la celebrazione dura una mezz’ora, è veramente commovente. Alle 6:30, la mattina, la chiesa è stracolma di gente che viene anche da molto lontano, dalla Calabria, dalla Puglia... Già alle cinque del mattino deve essere già tutto aperto perché la gente arriva.

D. - Che ruolo hanno i giovani all’interno dei festeggiamenti?

R. – I giovani portano il loro entusiasmo, vogliono la protezione di San Gabriele. Per esempio, tra qualche giorno ci sarà anche la festa dei 100 giorni dagli esami: vengono per la benedizione, per invocare, per benedire le penne... Sono migliaia, 10, 15mila persone vengono per la festa dei 100 giorni. Oggi invece è per tutti. E’ la celebrazione della morte, il ricordo di San Gabriele. E’ la festa liturgica. Infatti, fin dalle origini, dal 1909, l’anno dopo la beatificazione, il Papa concesse di celebrare la festa popolare l’ultima domenica di agosto. A febbraio, in inverno, qui il tempo è brutto, c’è la neve e allora la festa popolare con la processione, avviene l’ultima domenica d’agosto di ogni anno. Invece, oggi, la festa liturgica è una festa intima.







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