"Povera per i poveri-La missione della Chiesa": il volume con i testi del card. Müller
e di padre Gutiérrez
“Povera per i poveri-La missione della Chiesa”: è il titolo del libro del cardinale
Gerhard Ludwig Müller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, che
raccoglie alcuni suoi interventi assieme ai contributi di padre Gustavo Gutiérrez,
considerato il padre della teologia della liberazione, e Josef Sayer. Il volume, edito
dalla Libreria Editrice Vaticana e presentato martedì pomeriggio a Roma, contiene
la prefazione di Papa Francesco che esorta a praticare con coraggio la solidarietà.
Il servizio di Debora Donnini:
Parte dall’amicizia
nata in Perù con padre Gustavo Gutiérrez, considerato il padre della teologia della
liberazione, la riflessione del card. Ludwig Gerhard Müller che proprio lì ha fatto
esperienza di una Chiesa povera per i poveri. “Proprio a partire dall’esperienza concreta
della vicinanza con gli uomini per i quali era stata da Gutiérrez sviluppata la teologia
della liberazione, si imponeva sempre più chiaramente ai miei occhi quello che ne
rappresentava il cuore: il suo cuore – scrive il porporato nel libro – è l’incontro
con Gesù”, che non è “l’annunciatore di una mistica staccata da ogni riferimento con
il mondo”, ma nel suo insegnamento c’è unità fra dimensione trascendente e immanente.
“L’autentica teologia della liberazione dimostra che in verità solo Dio, Gesù e il
Vangelo possono avere un ruolo autentico e duraturo per l’umanizzazione del mondo”.
Abbiamo chiesto al card. Müller di parlarci della sua conoscenza con padre
Gutiérrez:
R. - Sono stato in Perù nel 1988. Durante un seminario abbiamo parlato
insieme della teologia della liberazione, della situazione dei Paesi in America Latina,
che è molto diversa dalla nostra. Apparteniamo alla Chiesa universale, per questo
è molto importante uno scambio delle diverse esperienze, delle diverse biografie che
esistono nella Chiesa. L’umanità forma una sola famiglia umana, soprattutto la Chiesa
e per questo motivo è estremamente necessario questo scambio di idee e di esperienze
per perseguire l’unico obiettivo che esiste per tutti gli uomini, ovvero, la vocazione
divina: tutti gli uomini sono chiamati ad essere figli di Dio.
D. - Lei dice
che il significato autentico della teologia della liberazione è diverso dal marxismo,
così come da un liberismo. In che senso?
R. - La teologia non è un’ideologia,
un pensiero fatto solo dall’idea umana ma la teologia reagisce alla Parola di Dio.
Dio con la sua Parola ci dà la salvezza; solo Dio può salvare gli uomini. Per questo,
tali ideologie politiche - della sinistra e della destra, del comunismo, del nazionalsocialismo,
del fascismo - non potevano salvare gli uomini; al contrario hanno causato tante guerre
e persecuzioni. Questo dà quasi la prova che le ideologie non possono aggiungere niente
ma solo la Parola di Dio può salvare gli uomini. Quindi, la teologia della liberazione
è una teo-logia della Parola di Dio e non un’ideologia.
A presentare il libro
anche padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana e il card. Oscar
Rodriguez Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa, in Honduras, che ha messo in luce
come la Chiesa debba essere “samaritana”. Tema che è stato ripreso anche dallo stesso
padre Gustavo Gutiérrez, fondatore della teologia della liberazione, che con i suoi
85 anni era presente all’incontro. La missione della Chiesa è l’annuncio del Vangelo
e c’è anche la parte del servizio, ha sottolineato padre Gutiérrez evidenziando l’importanza
dell’uscire da sé per fare “prossimi” gli altri, specialmente i poveri.