Pakistan. I politici a mons. Shaw: “Lo Stato rispetterà i diritti delle Chiese”
I leader politici del Pakistan assicurano che lo Stato rispetterà i diritti, le proprietà
e lo status della Chiese cristiane in Pakistan: come appreso da Fides, è quanto hanno
promesso al nuovo arcivescovo di Lahore, mons. Sebastian Francis Shaw, appena insediatosi
nella diocesi. Fra i politici che si sono rivolti al nuovo arcivescovo, vi è Saradr
Ayaz Sadiq, musulmano, presidente dell'Assemblea Nazionale, che ha studiato nella
St. Anthony High School di Lahore, gestita dalla Chiesa cattolica. Sadiq, ricordando
che “l’istruzione ricevuta mi ha aiutato a guadagnare fiducia e a sviluppare la disciplina
e la personalità”, ha fatto riferimento, in particolare, alla questione della avvenuta
confisca , da parte dello Stato, del terreno e della demolizione dell’ostello Caritas
“Gosha-e-Aman” (“Casa per stranieri”), un caso che ha scosso la Chiesa di Lahore.
Sadiq ha svelato che dietro la vicenda vi erano manovre di approfittatori che volevano
appropriarsi e vendere il terreno, ribadendo che le indagini in corso chiariranno
la vicenda. Il presidente ha garantito il suo impegno per promuovere l’armonia sociale,
ricordando che “la Costituzione del Pakistan assicura uguali diritti per tutti i cittadini
del Paese”, inclusi quelli che aderiscono a religioni di minoranza. Khalil Tahir Sindhu,
ministro per i diritti umani e per le minoranze nella provincia del Punjab, di cui
Lahore è capitale, è un politico cattolico. All’arcivescovo Shaw ha confermato il
suo impegno “per i problemi delle minoranze, in particolare dei cristiani”. Sindhu
ha annunciato che, risolto il caso, il terreno e la struttura della “Gosh-e-Aman”
saranno utilizzati per un liceo femminile sotto l'amministrazione della Chiesa. Da
risolvere c’è ora la questione della “San Francis High School” nella zona di Anarkali,
a Lahore, nazionalizzata nel 1972 dal governo, che va riconsegnata alla Chiesa cattolica,
legittima proprietaria. (R.P.)