2014-02-26 14:15:55

Mons. Celli al congresso Signis: costruttori di una "cultura dell'incontro"


Costruttori di una “cultura dell’incontro”, ossia di collegamento con persone diverse da noi, ma soprattutto di condivisione di un percorso e dell’impegno a costruire qualcosa insieme. Aprendo martedì a Roma il congresso mondiale di Signis, “Media for a culture of peace. Creating images with the new generation”, che riunisce oltre 300 comunicatori cattolici di 80 Paesi, mons. Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, ha definito così i comunicatori. Il presidente del dicastero vaticano - riferisce l'agenzia Sir - ha richiamato le parole di Papa Francesco per la 48a Giornata mondiale, e ha chiesto ai partecipanti: “Come discepoli di Gesù, che cosa stiamo trasmettendo ai giovani e che cosa stiamo imparando con loro’”. Quindi l’invito ai i membri di Signis a “essere parte di una Chiesa che mostra simpatia per gli uomini e le donne del nostro tempo, e apre le sue porte sia per dare loro il benvenuto, sia per uscire ad incontrarli nel mondo”. “Essere cittadini di un mondo digitale, come discepoli e comunicatori, significa prendere parte al dialogo e donarsi per raggiungere un bene comune e, pertanto, costruire la pace”. Il dialogo e la ricerca della pace sono stati evidenziati anche da Agostino Loorthusamy, presidente di Signis, che ha sottolineato il ruolo centrale dei giovani, “nel presente e nel futuro della Chiesa cattolica”. (R.P.)
Ultimo aggiornamento: 27 febbraio







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