Il Papa alle famiglie: con la vostra preghiera la Chiesa compia un vero discernimento
Il sostegno della preghiera. Lo invoca Papa Francesco nella Lettera alle famiglie
in vista dell’Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei Vescovi, convocata per
il prossimo ottobre sul tema “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”.
Nel testo - firmato il 2 febbraio, festa della Presentazione di Gesù al Tempio - il
Pontefice ricorda infatti che oggi “la Chiesa è chiamata ad annunciare il Vangelo
affrontando anche le nuove urgenze pastorali” che riguardano le famiglie. Il servizio
di Giada Aquilino:
Per rivolgersi
alle famiglie, Papa Francesco sceglie di presentarsi direttamente “alla soglia” di
casa loro. Lo fa ricordando che il prossimo Sinodo coinvolge l’intero “Popolo di Dio”,
dai vescovi ai sacerdoti, dai consacrati ai laici delle Chiese particolari del mondo,
che partecipano attivamente alla sua preparazione “con suggerimenti concreti e con
l’apporto indispensabile della preghiera”. Questo chiede, in sintesi, il Pontefice
alle famiglie del mondo.
“Il sostegno della preghiera - scrive - è quanto mai
necessario e significativo”, specialmente da parte di quelle che definisce “care famiglie”.
L’Assemblea sinodale infatti è dedicata in modo speciale a esse, alla loro “vocazione
e missione nella Chiesa e nella società, ai problemi del matrimonio, della vita familiare,
dell’educazione dei figli e al ruolo delle famiglie nella missione della Chiesa”.
L’esortazione del Santo Padre è quindi a “pregare intensamente lo Spirito Santo, affinché
illumini i Padri sinodali e li guidi nel loro impegnativo compito”. La preghiera delle
famiglie per il Sinodo dei vescovi sarà, nelle parole del Papa, “un tesoro prezioso
che arricchirà la Chiesa”. L’arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio
Consiglio della Famiglia, nella presentazione della Lettera del Pontefice, nota proprio
come l’intento del Santo Padre sia quello di far sì che le famiglie non siano “semplicemente
l’oggetto di un’attenzione”, bensì “anche il soggetto” del cammino sinodale, “visto
che della Chiesa sono la parte preponderante”, “segnate dal Sacramento del Matrimonio”.
Papa
Francesco spiega poi che, dopo il Sinodo straordinario, il prossimo anno ci sarà quello
ordinario, sempre dedicato alla famiglia. A seguire, nel settembre 2015 si terrà anche
l’Incontro mondiale delle Famiglie a Philadelphia. L’auspicio del Pontefice è dunque
che, “attraverso questi eventi, la Chiesa compia un vero cammino di discernimento
e adotti - prosegue - i mezzi pastorali adeguati per aiutare le famiglie ad affrontare
le sfide attuali con la luce e la forza che vengono dal Vangelo”.
Ricordando
la festa della Presentazione di Gesù al tempio, quando la Madonna e San Giuseppe,
col Bambino, incontrarono due anziani, Simeone e Anna, il Papa ripropone l’immagine
di “due giovani genitori e due persone anziane, radunati da Gesù”, perché - scrive
- “Gesù fa incontrare e unisce le generazioni”: “Egli - aggiunge - è la fonte inesauribile
di quell’amore che vince ogni chiusura, ogni solitudine, ogni tristezza”. Nel cammino
familiare, nota il Santo Padre, si condividono “tanti momenti belli”, dai pasti al
riposo, dal lavoro in casa al divertimento, dalla preghiera ai viaggi, ai pellegrinaggi,
alle azioni di solidarietà. Tuttavia, “se manca l’amore manca la gioia, e l’amore
autentico ce lo dona Gesù: ci offre la sua Parola, che illumina la nostra strada;
ci dà il Pane di vita, che - ricorda Papa Francesco - sostiene la fatica quotidiana
del nostro cammino”.
In questo quadro, è ancora mons. Paglia a sottolineare
come “se non ci fossero le famiglie, la parola di Gesù - la parola della Chiesa, la
parola del Papa - sull’amore sponsale che è capace di aprirsi all'agape di
Dio per tutti, apparirebbe astratta, velleitaria, inefficace”. Ecco perché, conclude
il presidente del dicastero per la famiglia, il Pontefice chiede “aiuto” alle famiglie
cristiane, chiede loro “di sentire la responsabilità della loro missione in questo
nostro tempo così confuso e inquieto” e dice loro: “La nostra lettera siete voi”.