Renzi al Senato: serve un cambio nelle politiche economiche. Obama si congratula per
agenda
E’ necessario un cambio radicale delle politiche economiche. Così al Senato Matteo
Renzi che ha illustrato il programma di governo e chiesto la fiducia. In serata il
voto. Domani sarà invece la Camera ad esprimersi. E nel pomeriggio in una telefonata
il presidente degli Usa Obama si è congratulato con Renzi per l'agenda di riforme
“sottolineando in particolare – dice una nota di Palazzo Chigi – l'obiettivo comune
di promuovere la crescita e la creazione di posti di lavoro”. I due hanno concordato
che la collaborazione nel campo della sicurezza continuerà ad essere un pilastro dell’attività
della comunità internazionale volta alla pace. E il presidente Obama ha ricordato
in particolare l'impegno italiano in Libia, Afghanistan e Siria. Da parte sua Renzi
“ha dato appuntamento ad Obama a Roma il 27 marzo prossimo”. Il servizio di Debora
Donnini:
E’ il tempo
del coraggio. Matteo Renzi parla per un’ora e 10 minuti, presenta un governo politico
per una svolta radicale e urgente di fronte, specialmente, al dramma della disoccupazione.
Renzi indica nella data del primo luglio – inizio del semestre italiano di presidenza
Ue - il termine entro cui fare i cambiamenti. Scuola e riforme sono centrali, oltre
alle tre priorità in campo economico:
“Il primo elemento su cui prendiamo
un impegno è lo sblocco totale - non parziale - dei debiti della pubblica amministrazione,
attraverso un diverso utilizzo della Cassa Depositi e Prestiti”.
La seconda
priorità- prosegue – è la costituzione di un fondo di garanzia per le piccole e medie
imprese che non riescono ad accedere al credito e poi la riduzione a doppia cifra
del cuneo fiscale, cioè il costo del lavoro per le imprese. E poi ancora serve la
riforma della Giustizia. Nel suo intervento anche le riforme istituzionali: "noi proponiamo
– dice - che entro marzo la riforma del Senato parta dal Senato e la riforma del titolo
V dalla Camera". Urgente anche la nuova legge elettorale, l’Italicum. Non manca il
tema dell’Europa che – afferma - “non è la madre dei nostri problemi, nella tradizione
europea e europeista sta la certezza che l'Italia ha un futuro e non solo un passato”.
Nel dibattito seguito oltre al sostegno del Pd, Renzi incassa anche il sì di Scelta
Civica e Nuovo Centrodestra. Nettamente contrario il movimento Cinque Stelle. No dal
Sel e Grandi Autonomie e libertà. Critica Forza Italia. Una netta approvazione al
discorso di Renzi sullo sblocco dei debiti della pubblica amministrazione e cuneo
fiscale arriva dal presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. Nel pomeriggio poi
colloquio telefonico fra Renzi e il presidente degli Usa Obama.