Card. Maradiaga: Caritas internationalis a Expo 2015 per parlare di Vangelo dove si
commercia
All’Expo 2015, in programma a Milano dal primo maggio al 31 ottobre del prossimo anno,
ci sarà un “Paese” grande come il mondo. Si tratta di Caritas Internationalis, confederazione
che riunisce le Caritas nazionali di 164 Stati. Ad annunciarlo è stato stamani in
conferenza stampa, nella sede della Curia arcivescovile del capoluogo lombardo, il
presidente di Caritas Internationalis, il cardinale Oscar Rodríguez Maradiaga.
Amedeo Lomonaco lo ha intervistato:
R. – Expo 2015
avrà rappresentanti di tutto il mondo. Per questa ragione, abbiamo pensato che sia
buono che noi possiamo portare, nell’atteggiamento di creatività, una Buona Novella,
in qualcosa che potrebbe essere ridotta soltanto ad una attività commerciale.
D.
– Il tema di Expo 2015, “Nutrire il pianeta”, ci ricorda che elementi cruciali non
sono solo quelli della salvaguardia ambientale, ma anche quelli fondamentali della
promozione, dello sviluppo e della dignità della vita...
R. – Certamente, e
non solo quello, perché è necessario che si torni, per esempio, alla campagna. Si
torni a pensare all’agricoltura, che è stata maltrattata negli anni passati e anche
abbandonata in tanti settori. Si pensi, per esempio, a tutto il potenziale che ha
il continente africano, per produrre alimenti per tutto il resto del mondo. E’ possibile,
ma richiede che ci sia una grande solidarietà per poterli aiutare.
D. – Il
pianeta sarebbe, in realtà, in grado di sfamare ognuno dei sette miliardi circa di
abitanti, ma il paradosso è che una parte del mondo muore di fame e l’altra, invece,
mangia troppo e anche male...
R. – Papa Francesco ha detto a Lampedusa che
il peggiore dei casi sarebbe globalizzare l’indifferenza. E’ quello che non si vuole:
non possiamo essere indifferenti davanti a quelli che muoiono di fame. Pensiamo che
la campagna di Caritas contro la fame nel mondo – che sarà conclusa appunto con questa
attività nel 2015 – possa svegliare, e stia svegliando, la coscienza di tantissime
persone, cristiani e non cristiani. Dobbiamo unirci per sradicare, così come è stato
fatto con alcune malattie, il male della fame nel mondo.
D. – Si può sradicare
anche attraverso la carità, che è la via proprio principale, maestra per ristabilire
un giusto equilibrio?
R. – Certamente e questa è la funzione di Caritas.
D.
– A proposito di carità, il Papa durante la Messa, rivolgendosi ai nuovi porporati,
ha esortato i cardinali a farsi guidare dallo Spirito di Cristo, a essere canali in
cui scorre la sua carità...
R. – Parole bellissime. Anche per svegliare la
coscienza di tutti i battezzati, perché queste azioni volte ad alleviare questo male
nel mondo hanno bisogno di braccia e di mani. E noi possiamo essere, in parte, magari
modestamente - però tutti uniti - questi canali dell’amore di Cristo per quello che
soffre.
D. – A tutti i cardinali il Papa ha anche chiesto di evitare abitudini
e comportamenti di corte, intrighi, chiacchiere, cordate e favoritismi...
R.
– Queste sono cose che vengono dal passato, dalla storia, ma non si può continuare
così. Se queste cose esistono, il Santo Padre è ben deciso sul fatto che si debbano
sradicare. Io ho apprezzato veramente tantissimo queste parole, per meditarle e anche
per cercare di viverle.