Nelle Filippine, l’impegno delle Chiese cristiane per i malati di Aids
“Zero infezioni; zero discriminazioni; zero decessi”: è la campagna promossa dalle
Chiese cristiane delle Filippine che intendono collaborare su strategie comuni per
combattere l’Aids. Secondo recenti dati Onu - riferisce l'Agenzia Fides - ogni giorno
si registrano 9 nuove infezioni nel Paese asiatico. L’impegno delle Chiese procede
dunque in due direzioni: promuovere un’educazione ad hoc e sensibilizzare i giovani
su uno stile di vita che li allontani il più possibile dai rischi del contagio; assistere
le vittime della malattia e i sieropositivi secondo criteri di ascolto, accoglienza,
accompagnamento umano e cristiano. Intanto è stato anche pubblicato uno studio di
settore, promosso dal Consiglio Mondiale delle Chiese, frutto dell’esperienza di sacerdoti
e laici impegnati a livello pastorale con i malati di Aids. Il rapporto, presentato
lo scorso 19 febbraio, è intitolato: “Porre fine allo stigma, alla vergogna, al diniego,
alla discriminazione e a comportamenti errati”. “Perché l’opera di contrasto della
pandemia dell’Aids sia sostenibile - si legge nel testo - urge anche affrontare i
molti tentacoli di ingiustizia che condizionano le nostre relazioni con le persone
colpite dall’Aids”, segnate spesso da paura, discriminazione e indifferenza. Le Chiese
cristiane nelle Filippine auspicano di diventare “competenti” per dare un contributo
e raggiungere l’obiettivo di “Zero infezioni; zero discriminazioni; zero decessi”,
a partire dalle scuole. (B.C.)