2014-02-23 10:50:56

Napoli, gli "Amici di strada" in aiuto dei senza fissa dimora: la crisi colpisce sempre di più la città


Cibo e coperte per i bisognosi, ma soprattutto la capacità di ascoltare. Opera così un piccolo gruppo di volontari impegnati a Napoli per aiutare i senza fissa dimora. Si chiamano “Amici di strada”, sono nati nel 2008 grazie all’opera di laici impegnati in varie parrocchie della diocesi e portano il loro supporto nei quartieri a rischio della città. Maria Cristina Montagnaro ha chiesto a Piero Alonzo, uno dei fondatori, come è nata l’idea:RealAudioMP3

R. - L’idea è nata dall’osservazione empirica di molte persone bisognose che vivono per la strada. All’inizio io - ma poi ho coinvolto altre persone - in piccolo ho cercato di trasportare nella mia parrocchia dell’epoca - Sant’Antonio a Posillipo - questa idea.

D. - Cosa fate in concreto?

R. - Noi usciamo il lunedì sera con macchine e moto e copriamo tutti i luoghi della città di Napoli dove sappiamo esserci la presenza dei senza dimora.

D. - Quali sono i bisogni delle persone ai margini della società?

R. - L’idea di “Amici di strada”, di questo servizio, di questa missione ci tengo a dire è una missione che sin dall’inizio - ma ancora adesso - coinvolge più parrocchie; è una bella cosa perché è una comunione di intenti tra parrocchie diverse. L’idea fondamentale è quella di partire dal “gancio”, ovvero, offrire un pasto caldo, portare un piatto, un panino, il sacchetto completo… Per noi questa è soltanto l’occasione per cercare di conoscere meglio i nostri amici, cercare di offrire loro la nostra amicizia, il nostro affetto perché spesso queste persone sono, ahimè, chiamate “barboni”, un termine molto brutto che non amiamo minimamente, e da tanti considerate “invisibili”.

D. - Sono in aumento le persone bisognose di aiuto a causa della crisi economica?

R. - Assolutamente sì. Purtroppo stiamo toccando con mano, ogni lunedì sera, l’aumento delle nuove povertà che si vedono tangibilmente: specialmente alla Stazione centrale ma anche ai Campi Flegrei vediamo che ci sono persone veramente disperate e molti vengono apposta dalla Stazione - per esempio, moltissime persone di colore dalla zona di Castel Volturno, di Mondragone, da queste zone periferiche della provincia di Napoli - per prendersi un pasto e vanno via. Noi stiamo purtroppo trovando un numero crescente anche di italiani, di persone napoletane di mezza età ed anziani che purtroppo vengono per un pasto.

D. - Chi sono le persone che aiutate?

R. - La tipologia di persona è un po’ difficile a dirsi perché ci possono essere i senza dimora, ovvero, persone che hanno subito duramente i colpi della vita, una persona che ha subito la perdita del lavoro, la perdita di affetti ma talvolta ci sono anche persone che possono aver sbagliato: noi siamo amici anche di ex detenuti. È una galassia assolutamente composita.







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