In Ucraina nominato nuovo presidente ad interim. Mons. Shevchuk: la Chiesa al fianco
del popolo
In Ucraina, il Parlamento ha nominato un nuovo presidente ad interim il giorno dopo
aver votato la decadenza di Viktor Yanukovich, che ha parlato di “golpe”. Il nuovo
leader, Oleksandr Turchinov, è un fedelissimo di Yulia Timoshenko e ha avvertito
che Mosca dovrà rispettare la "scelta europea" dell'Ucraina. Dalla comunità internazionale
arrivano appelli per l’unità del Paese, in cui le volenze hanno provocato in tutto
82 morti e quasi 650 feriti. Il servizio di Davide Maggiore:
Il parlamento
ha scelto Turchinov, con 285 voti su 450 e molte assenze. Fissata anche la data delle
elezioni, il 25 maggio, e si lavora per costituire entro martedì un governo di unità
nazionale; ma a guidarlo non sarà Yulia Timoshenko, come ha dichiarato lei stessa.
Intanto a Kiev è stata annunciata la liberazione di 64 manifestanti, ma l’atmosfera
resta tesa sia nella capitale, dove i dimostranti hanno creato checkpoint sulla strada
per l’aeroporto, sia a Sebastopoli e Kharkiv, dove si sono mobilitati invece i sostenitori
di Yanukovich. E una televisione torna a parlare - senza conferme - di fuga del leader
filorusso, abbandonato dal suo ‘Partito delle regioni’, che lo ha accusato di aver
“tradito” l’Ucraina. Dall’estero arrivano intanto appelli alla coesione: la cancelliera
tedesca Merkel e il presidente russo Putin, hanno chiesto di “preservare l’unità del
Paese”. Anche l’amministrazione statunitense ha dichiarato che “divisione e violenza”
non sono nell’interesse di nessuno, definendo un’eventuale azione militare russa “un
grave errore”. Intanto a Kiev si attende per questo lunedì la rappresentante dell’Unione
europea, Catherine Ashton.
Per un commento sugli sviluppi della situazione
in Ucraina Paolo Ondarza ha sentito sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk,
capo della Chiesa greco-cattolica ucraina: