Terra Santa: leader cattolici chiedono a Comune di Tel Aviv stop a Campagna contro
le chiese
“Tenete aperte le oasi di preghiera a Tel Aviv”: è la richiesta che l’Assemblea degli
Ordinari cattolici di Terra Santa (Aocts) ha formulato al Comune di Tel Aviv invitandolo
a fermare la sua campagna contro i luoghi di culto delle comunità migranti situati
nella zona sud della città. “Nelle ultime settimane - si legge nella nota ripresa
dall'agenzia Sir, firmata da 22 leader religiosi, tra cui il patriarca di Gerusalemme,
Fouad Twal, - il Comune di Tel Aviv ha chiuso molti luoghi di culto nella periferia
sud di Tel Aviv e in alcuni casi l’immobile è stato confiscato”. “I migranti - scrivono
gli Ordinari - hanno raccolto quel poco che avevano per fondare comunità cristiane
e luoghi di culto in appartamenti, negozi, cantine e rifugi. Hanno trasformato questi
luoghi in oasi di preghiera e di solidarietà”. “Riconosciamo il diritto delle autorità
civili di applicare le leggi e mantenere l’ordine - affermano i leader cattolici -
ma chiediamo di usare bontà e misericordia verso questi nostri fratelli e sorelle.
Le loro chiese e luoghi di preghiera sono dei luoghi santi da proteggere e promuovere.
Chiediamo - conclude la nota - che questa campagna contro le chiese a Tel Aviv si
trasformi in una campagna per aiutare le chiese a rispondere ai loro obblighi civili
e di continuare a servire i fedeli”. (R.P.)
Bollettino del Radiogiornale
della Radio Vaticana Anno LVIII no. 52