La preghiera del Papa per l'Ucraina nella seconda giornata del Concistoro straordinario
Papa Francesco ha aperto la seconda giornata dei lavori del Concistoro straordinario,
in corso nell’Aula Nuova del Sinodo in Vaticano sul tema della famiglia, pregando
per l'Ucraina, sconvolta in questi giorni dalle violenze. Il servizio di Sergio
Centofanti:
L’Ora Terza
del Venerdì della seconda settimana, in apertura del Concistoro, invoca il Signore
nella tribolazione: “Liberami dai nemici, mio Dio – canta il Salmo 58 – proteggimi
dagli aggressori. Liberami da chi fa il male, salvami da chi sparge sangue”. Al termine
di questa preghiera, Papa Francesco rivolge il suo pensiero a quanto sta accadendo
in Ucraina:
“Io vorrei inviare un saluto, non solo personale ma a nome di
tutti, ai cardinali ucraini – il cardinale Jaworski, arcivescovo emerito di Leopoli,
e il cardinale Husar, arcivescovo maggiore emerito di Kiev – che in questi giorni
soffrono tanto e hanno tante difficoltà nella loro Patria. Forse sarà bello fare arrivare
questo messaggio a nome di tutti: siete d’accordo, tutti voi, con questo?”. (applausi)
Il Papa ha poi accennato alla relazione introduttiva sulla famiglia fatta
ieri dal cardinale Walter Kasper:
“Ieri, prima di dormire, ma non per addormentarmi
… ho letto - ho ri-letto - il lavoro del cardinale Kasper e vorrei ringraziarlo, perché
ho trovato profonda teologia, anche un pensiero sereno nella teologia. E’ piacevole
leggere teologia serena. E ho trovato quello che Sant’Ignazio ci diceva, quel sensus
ecclesiae, l’amore alla Madre Chiesa, lì. Mi ha fatto bene e mi è venuta un’idea,
ma mi scusi eminenza se la faccio vergognare, ma l’idea è: questo si chiama fare teologia
in ginocchio. Grazie. Grazie”.
L’Ora Terza canta l’oppressione e la consolazione:
“Ho sperato nella tua parola” – recita il Salmo 118 – “Venga su di me la tua misericordia
e avrò vita, poiché la tua legge è la mia gioia”.