Spagna: dopo l’ennesima strage di immigrati a Ceuta, appello Caritas all'Ue
“Una delle più gravi stragi di immigrati mai accadute”. I volontari della Caritas
di Cadice, Ceuta e Asidonia Jerez hanno espresso così la loro profonda preoccupazione
in seguito dell’ennesimo assalto alla frontiera dell'enclave spagnolo di Ceuta, in
Marocco, da parte di centinaia di subsahariani che cercavano di passare in territorio
europeo e che ha provocato la morte di 15 giovani. “Ci uniamo al dolore per la tragica
scomparsa di questi ragazzi e al tempo stesso registriamo il fallimento di una società
che non riesce a comprendere e ad intervenire per evitare inutili morti” recita il
comunicato della Caritas locale. Nei giorni scorsi è sensibilmente aumentato il traffico
di immigrati che cercano di varcare illegalmente la frontiera e i volontari sono in
attesa di questi arrivi. La stessa polizia spagnola ha confermato che diverse migliaia
di africani assediano Ceuta e Melilla per cercare di raggiungere il “sogno europeo”.
Per questo hanno chiesto ai governi direttamente interessati, così come alla stessa
Unione Europea, di adoperarsi affinché non si ripetano ulteriori inutili stragi. Hanno
altresì auspicato che “le terre e le acque di frontiera non siano luoghi di sofferenza
e di morte”. I responsabili delle Caritas hanno ricordato le parole di Papa Francesco
pronunciate in occasione del naufragio di Lampedusa dell’ottobre scorso: “Viene la
parola vergogna: è una vergogna!". La Dottrina Sociale della Chiesa, hanno spiegato,
è chiara in questo senso: l’immigrato non è un problema o un ostacolo, ma una risorsa.
Per questo deve essere accolto come persona e aiutato. Con lui anche i suoi familiari,
per una piena integrazione nel nuovo tessuto sociale. Purtroppo la polizia locale,
di fronte alle forti pressioni degli immigrati, ha reagito nei giorni scorsi sparando
con proiettili di gomma e l’episodio ha suscitato una reazione piuttosto dura da parte
del Commissario europeo per gli Affari interni Cecilia Malmstrom che ha espresso su
Twitter la sua ''preoccupazione'' per le azioni compiute dalla Guardia Civile ed ha
chiesto chiarimenti su quanto accaduto. (A cura di Davide Dionisi)