Primo incontro dei tre Ordinariati personali per gli ex anglicani
Rafforzare i legami reciproci e analizzare la crescita e lo sviluppo comune: con questi
obiettivi, si sono incontrati a Roma, dal 17 al 18 febbraio, i leader dei tre Ordinariati
personali di Australia, Stati Uniti ed Inghilterra. Si è trattato – informa un comunicato
della Conferenza episcopale inglese - del primo incontro comune tra i responsabili
di tali strutture riservate agli ex anglicani che decidono di entrare nella Chiesa
cattolica secondo quanto stabilito dalla Costituzione apostolica di Benedetto XVI
“Anglicanorum Coetibus”, siglata nel 2011. Alla riunione tenutasi a Roma erano presenti
i tre Ordinari: mons. Keith Newton dell’Ordinariato di Nostra Signora di Walsingham
in Inghilterra; mons. Jeffrey Steenson dell’Ordinariato della Cattedra di San Pietro
negli Stati Uniti, e mons. Harry Entwistle, dell’Ordinariato di Nostra Signora della
Croce del Sud in Australia. “Ogni ordinariato è diverso – spiega mons. Newton – ma
tutti noi condividiamo un obiettivo comune e molte sfide che ci troviamo ad affrontare
sono le stesse per tutti”. “Questo incontro – continua – è una buona opportunità per
capire a che punto siamo e come possiamo imparare gli uni dagli altri per il futuro”.
L’auspicio, quindi, è quello che “d’ora in poi, ci si incontri almeno una volta l’anno”.
Nel corso della riunione, i tre Ordinari hanno incontrato anche il cardinale designato
Gerhard Müller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, insieme ad
altri officiali, per riferire sul percorso che gli organismi stanno compiendo. Ulteriori
incontri si sono tenuti presso il Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani e
il Centro anglicano di Roma, diretto dal rev. David Moxon, che è anche co-presidente
della Commissione internazionale anglicano-cattolica. “La riunione di Roma – conclude
la nota dei vescovi inglesi – si è svolta dopo che la Chiesa d’Inghilterra ha compiuto
ulteriori passi avanti verso la creazione delle donne vescovo, un tema che ha ostacolato
molto le speranze di unità tra le due comunioni”. A novembre scorso, infatti, il Sinodo
della Chiesa anglicana inglese ha votato, con larghissima maggioranza, in favore delle
donne vescovo. (A cura di Isabella Piro)