Prefazione del Papa al libro “Povera per i poveri”: “profitto e solidarietà” un legame
virtuoso da riscoprire
“Tutti siamo preziosi per tutti”, scrive Papa Francesco nella prefazione al libro
“Povera per i poveri. La missione della Chiesa” firmato dal prossimo cardinale Gerhard
Ludwig Muller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, edito dalla
Libreria Editrice Vaticana. Il volume sarà presentato martedì 25 febbraio. Il servizio
di Roberta Gisotti:
Povertà e ricchezza: condizioni del vivere umano
che il Papa nella sua riflessione rilegge alla luce del Vangelo, evidenziando in particolare
il legame prezioso e originario che unisce “profitto e solidarietà”, “una circolarità
feconda fra guadagno e dono – sottolinea – che il peccato tende a spezzare e offuscare”
e che è “compito dei cristiani riscoprire, vivere e annunciare a tutti”. “Quanto il
mondo contemporaneo – aggiunge – ha bisogno di riscoprire questa bella verità! Quanto
più accetterà di fare i conti con questo, tanto più diminuiranno anche le povertà
economiche che tanto ci affliggono”. E non solo povertà economiche ma anche fisiche,
spirituali, sociali, morali beneficiano della solidarietà altrui.
“Originariamente
– spiega il Papa – l’uomo è povero, è bisognoso e indigente”. Se alla nascita abbiamo
bisogno delle cure dei genitori, in ogni epoca e tappa della vita ciascuno potrà “mai
a liberarsi totalmente dal bisogno e dall’aiuto altrui”, e riuscirà “mai a strappare
da sé il limite dell’impotenza davanti a qualcuno o qualcosa”. “Non ci siamo fatti
da noi stessi e da soli non possiamo darci tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Il leale
riconoscimento di questa verità ci invita a rimanere umili e a praticare con coraggio
la solidarietà, come una virtù indispensabile allo stesso vivere”. Dunque “non temiamo
– conclude Francesco – di riconoscerci bisognosi e incapaci di darci tutto ciò di
cui avremmo bisogno, perché da soli e con le nostre sole forze non riusciamo a vincere
ogni limite. Non temiamo questo riconoscimento, perché Dio stesso, in Gesù, si è curvato
e si curva su di noi e sulle nostre povertà per aiutarci e per donarci quei beni che
da soli non potremmo mai avere”.