2014-02-20 15:32:39

Prefazione del Papa al libro “Povera per i poveri”: “profitto e solidarietà” un legame virtuoso da riscoprire


“Tutti siamo preziosi per tutti”, scrive Papa Francesco nella prefazione al libro “Povera per i poveri. La missione della Chiesa” firmato dal prossimo cardinale Gerhard Ludwig Muller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, edito dalla Libreria Editrice Vaticana. Il volume sarà presentato martedì 25 febbraio. Il servizio di Roberta Gisotti:

Povertà e ricchezza: condizioni del vivere umano che il Papa nella sua riflessione rilegge alla luce del Vangelo, evidenziando in particolare il legame prezioso e originario che unisce “profitto e solidarietà”, “una circolarità feconda fra guadagno e dono – sottolinea – che il peccato tende a spezzare e offuscare” e che è “compito dei cristiani riscoprire, vivere e annunciare a tutti”. “Quanto il mondo contemporaneo – aggiunge – ha bisogno di riscoprire questa bella verità! Quanto più accetterà di fare i conti con questo, tanto più diminuiranno anche le povertà economiche che tanto ci affliggono”. E non solo povertà economiche ma anche fisiche, spirituali, sociali, morali beneficiano della solidarietà altrui.

“Originariamente – spiega il Papa – l’uomo è povero, è bisognoso e indigente”. Se alla nascita abbiamo bisogno delle cure dei genitori, in ogni epoca e tappa della vita ciascuno potrà “mai a liberarsi totalmente dal bisogno e dall’aiuto altrui”, e riuscirà “mai a strappare da sé il limite dell’impotenza davanti a qualcuno o qualcosa”. “Non ci siamo fatti da noi stessi e da soli non possiamo darci tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Il leale riconoscimento di questa verità ci invita a rimanere umili e a praticare con coraggio la solidarietà, come una virtù indispensabile allo stesso vivere”. Dunque “non temiamo – conclude Francesco – di riconoscerci bisognosi e incapaci di darci tutto ciò di cui avremmo bisogno, perché da soli e con le nostre sole forze non riusciamo a vincere ogni limite. Non temiamo questo riconoscimento, perché Dio stesso, in Gesù, si è curvato e si curva su di noi e sulle nostre povertà per aiutarci e per donarci quei beni che da soli non potremmo mai avere”.







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