Washington tenta di imporre un’accelerazione nelle trattative israelo-palestinesi
Il segretario di stato Usa John Kerry incontrerà domani a Parigi il presidente dell'Anp
Abu Mazen. Kerry, scrive la stampa israeliana, coglierà l'occasione per esaminare
con lui il contenuto di un accordo quadro che si appresta a sottoporre alle parti.
Da parte sua il premier israeliano Netanyahu sarà ricevuto fra due settimane a
Washington dal presidente Barack Obama. Il servizio è di Marina Calculli:
Per mesi ha
cercato di riaprire il dialogo più difficile del Medio Oriente, quello tra Israeliani
e Palestinesi, e domani il segretario di stato americano John Kerry incontrerà a Parigi
il presidente dell’Autorità Palestinese, Mahmud Abbas. I toni palestinesi sono stati
fermi negli ultimi giorni. Punto numero uno, si deve risolvere il problema del ritorno
dei rifugiati: intere famiglie costrette a lasciare le proprie case nel 1948 e mai
più riammesse nella loro terra. Punto numero due: Gerusalemme, una città che i Palestinesi
non vogliono divisa. Shimon Peres però afferma: “l’insistenza di Mahmud Abbas per
la questione del ritorno mostra la sua serietà”. La rivista Foreign Policy spiega
tuttavia che la preoccupazione di Israele è una Palestina per la prima volta indipendente
ai confini dove possano ritornar tutti i palestinesi, soprattutto i rifugiati del
Libano, alterando significativamente le proporzioni demografiche tra i due popoli.