2014-02-17 11:49:36

Visita in parrocchia. L'incontro del Papa col Consiglio pastorale, la voce del parroco e della gente


Dopo la Messa presieduta nella chiesa di San Tommaso apostolo all'Infernetto, Papa Francesco si è intrattenuto con i membri del Consiglio pastorale della parrocchia, con i quali ha condiviso alcune considerazioni. La sintesi delle parole del Papa nel servizio di Alessandro De Carolis:RealAudioMP3

Il Consiglio pastorale e il Consiglio degli affari economici sono di grande aiuto per un parroco, perché gli consentono di assumere delle decisioni in base alle idee e all’esperienza dei laici che fanno parte delle due entità. Nei minuti trascorsi con i membri del Consiglio pastorale, Papa Francesco ha sottolineato in modo incisivo l’importanza di questi organismi parrocchiali. Senza il loro ausilio, un sacerdote rischia di condurre una parrocchia con stile clericalista, il che potrebbe provocare confusione sulla sua figura, rendendolo più simile al responsabile di una ditta. Il clericalismo, ha ribadito Papa Francesco, non fa crescere né la parrocchia né i laici e in generale va sradicato dalla Chiesa. Il Papa ha poi esortato i membri dei Consigli parrocchiali a non cedere alla tentazione delle chiacchiere, che distruggono i rapporti tra i vari membri. Eventuali obiezioni al pensiero di qualcuno, ha detto, vanno espresse direttamente e con franchezza, senza mai parlare alla spalle. Solo così, ha concluso, si difende l’unità della parrocchia.

Al termine della visita del Papa alla chiesa di San Tommaso Apostolo, Benedetta Capelli ha raccolto le prime impressioni del parroco, don Antonio d'Errico:RealAudioMP3

R. – Come può essere il mio cuore? Come ha detto il Papa nell’omelia: un cuore che deve essere aperto e soprattutto sempre in introspezione per vedere cosa c’è. Adesso, ovviamente, il cuore è pieno di questa visita, per questo uomo che viene veramente dallo Spirito Santo e ci porta a Gesù, ce lo fa veramente toccare con mano.

D. – C’è una fotografia che secondo lei è emblematica di questa giornata passata qui, nella vostra parrocchia?

R. – Se proprio devo essere sincero: un bambino che ha starnutito davanti al Papa e il Papa gli ha asciugato lo starnuto sulla bocca. Questo è emblematico di quest’uomo.

Grande è stato l’entusiasmo della folla che si è stretta attorno a Papa Francesco, durante la visita alla parrocchia. Migliaia di persone lo hanno atteso per ore e poi salutato nel cortile antistante la chiesa. Tanti gli incontri in programma: dai genitori dei bambini battezzati ai malati, ai disabili. Ascoltiamo alcune testimonianze raccolte dalla nostra inviata Benedetta Capelli:RealAudioMP3

R. – Ho chiesto la benedizione per le due bambine e per il terzo figlio che porto in grembo. Allora, lui mi ha chiesto se sapevo già il nome e io gli ho detto: “No, però se sarà maschio lo chiameremo Francesco”. E lui ha chiesto: “E se sarà femmina?”. E visto che nascerà 12 agosto – mi aveva chiesto la data – lui mi ha detto: “Va bene, allora potrai chiamarla Chiara”. E io ho detto: “Allora senz’altro la chiamerò Chiara, se è femmina”.

R. – Meraviglioso. Veramente commovente. Lui è stato battezzato nel 2013 e abbiamo avuto questa occasione…

R. – Abbiamo avuto la possibilità di avere questa carezza materiale da parte di Dio, tramite Papa Francesco.

D. – Cosa lascerà, secondo voi, questa visita in questa parrocchia?

R. – La vicinanza di Dio a noi tutti parrocchiani, questo.

R. – Sicuramente, dove passa lui qualche segno buono nel nostro cuore lo lascia. Speriamo di saperlo comunicare agli altri, alle nostre famiglie e a tutti gli amici che ci circondano. Papa Francesco non se ne va mai senza lasciare un segno propositivo e buono.

R. – Sì, veramente, questa è una delle parrocchie in cui l’apostolato è molto efficace, ci sono molte iniziative… Io, per esempio, vengo da Ostia e faccio un po’ di apostolato qua.

D. – Cosa le lascerà questa visita?

R. – Sicuramente, molto più impegno da parte delle persone e forse una riflessione sulle chiacchiere, perché spesso ci fermiamo su questo e non vediamo il bisogno dell’altro. Quindi, penso che questo sia un incentivo per noi.

R. – Sicuramente, è stata un’emozione forte, oggi. Sicuramente lascerà un ricordo indelebile, sicuramente mettiamo nella nostra parrocchia un gioiello, una luce nuova, che è quella che il Papa – anche in virtù delle parole che ci ha lasciato, ci dà.

R. – Una fortissima emozione, un desiderio di partecipazione. Ti senti proprio la pecorella, la pecorella che ha bisogno del pastore.

R. – Ho visto l’amore e l’affetto che lui ha. Era gioioso, ci ha visti così, tutti presi per lui, ha visto tutti quei bambini, i malati… Io ho visto, quando era dai malati, ho visto che si era commosso: c’erano dei bambini molto malati… L’ho visto proprio disinvolto, come Gesù, quando accarezza i bimbi, quando diceva: “Lasciate che i bambini vengano a me”… Non lo so, mi ha fatto questa impressione… Pure io, quando gli ho dato la croce, ché devo andare in Africa – vado in missione – mi ha abbracciato: è una cosa… Non so, sembrava proprio, insomma, Cristo sulla terra. Io ho avuto questa impressione: che per l’Infernetto, per San Tommaso, ha avuto proprio un amore grande.

R. – Una grande umiltà e disponibilità, e soprattutto quello che si vede ovunque, al di là della nostra parrocchia, la vicinanza alle persone più deboli e malate. E questo è forse quello da cui lui è maggiormente attratto e che lo fa distinguere. Comunque, è un dono il fatto che lui sia venuto qui. Noi lo aspettavamo.








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