L'Onu accusa la Corea del Nord di crimini contro l'umanità
Negli ultimi 5 decenni, "centinaia di migliaia di prigionieri politici sono morti
nei campi di prigionia della Corea del Nord". Lo denuncia la Commissione d'inchiesta
dell'Onu. Interviene la Cina, che si dichiara contraria al deferimento di Pyongyang
alla Corte penale internazionale per crimini contro l'umanità. Alessandro Guarasci
Per
la prima volta un rapporto commissionato dall'Onu ha accusato formalmente il regime
di Pyonyang di crimini contro l'umanità, citando testimonianze di esecuzioni pubbliche,
torture, deportazioni, stupri, aborti forzati, persecuzioni politiche e razziali.
Il testo di 372 pagine e' il frutto di un anno di indagini in cui sono state riscontrate
"numerose prove" sulle responsabilità di "centinaia" di funzionari della Corea del
Nord. Il presidente della Commissione di nove saggi insediata dal Consiglio per i
diritti umani dell'Onu, Michael Kirby, ha parlato di crimini "sorprendentemente simili"
a quelli compiuti durante il nazismo e ha puntato il dito contro il leader Kim Jong-un.
Gli esperti della Commissione Onu, dunque, raccomandano al Consiglio di sicurezza
di deferire la Corea del Nord alla Corte penale internazionale o di istituire un Tribunale
dell'Onu ad hoc. Contraria la Cina, convinta che le questioni relative ai diritti
umani devono essere risolte grazie al dialogo costruttivo su un piano paritario. Gli
Usa si rivolgono direttamente a Pyongyang chiedendo di adottare "misure concrete"
per affrontare, quella che hanno definito, una realtà brutale.