Strage in Nigeria: oltre 60 i morti, in maggioranza cristiani
Attentato in Nigeria. Oltre 60 persone, per lo più cristiani, sono stati uccisi da
uomini armati nel villaggio di Izghe, nel nord-est del paese, hanno dichiarato fonti
locali. I particolari nel servizio di Giulio Albanese:
Al momento il
bilancio è di 63 morti, ma non è da escludere che il computo delle vittime possa salire
nelle prossime ore. La notte scorsa, una formazione jihadista ha attaccato il villaggio
di Izghe, nello Stato nordorientale del Borno. I sopravvissuti, molti dei quali cristiani,
ancora in stato shock, hanno raccontato alla polizia locale che le vittime sono state
sgozzate col machete o uccise a colpi d'arma da fuoco e che gli aggressori, dopo avere
saccheggiato alcuni depositi di derrate alimentari, sono fuggiti a bordo di una decina
di autovetture fuori strada. Il raid è avvenuto non lontano dal confine con un altro
Stato nigeriano del nordest, quello dell'Adamawa, dove molti dei superstiti hanno
cercato protezione. Si tratta di una regione in cui vige lo stato d'emergenza, dichiarato
dal governo di Abuja per fermare la violenta rivolta della formazione estremista islamica
Boko Haram, in corso da quattro anni. Da rilevare che da mercoledì scorso l’aviazione
nigeriana, coll’appoggio di reparti della fanteria nelle retrovie, ha avviato un’operazione
di bombardamenti a tappeto per snidare gli estremisti nei pressi del villaggio Izghe,
nella foresta Sambisa, lungo il confine con il Camerun. Pare dunque che i terroristi
abbiamo colpito non solo per intimidire il nemico, ma soprattutto per riproporre sul
campo le dinamiche di una guerra asimmetrica che sta causando morte e distruzione.