Da Benedetto XVI a Papa Francesco: nuovo libro di due vaticanisti
In questi giorni si è parlato molto del primo anniversario della rinuncia di Benedetto
XVI. Un annuncio che ha scosso il mondo e che dopo quasi 40 giorni ha visto Papa Francesco
celebrare la Messa d'inizio Pontificato. Un tempo lungo che è al centro del libro
“La Quaresima della Chiesa”, edizioni Tau. A scriverlo due vaticanisti: Andrea Gagliarducci
e Marco Mancini. Ma come è nata questa idea? Benedetta Capelli ha girato la
domanda ad uno dei due autori, Marco Mancini:
R. – In verità
l’idea ci è venuta davanti a un caffè, alla fine di un briefing, durante la Sede Vacante:
perché non raccontare quello che stavamo vivendo? E, piano piano, ci siamo messi a
tavolino, abbiamo studiato le varie opzioni che potevano nascere per la stesura di
questo libro e alla fine ci siamo attenuti semplicemente alla cronaca dei fatti, partendo
dall’antefatto della rinuncia per far capire come era maturata questa scelta o almeno
abbiamo tentato di far capire come era maturata la scelta di Benedetto XVI; abbiamo
raccontato la Sede Vacante; abbiamo raccontato i primi passi di Papa Francesco, forse
anche confrontandoli con quelli di Benedetto XVI, proprio perché abbiamo due Papi.
E poi siamo andati un pochino oltre: ci siamo spostati per vedere come Francesco intende
muoversi, come si sta muovendo. Anche lì c’è una grande continuità sia negli atti
di governo, sia – ad esempio – nella trasparenza finanziaria. Francesco ha ereditato
molte cose che ha fatto Benedetto XVI: la lotta alla pedofilia è una vera e propria
battaglia che Benedetto ha combattuto e che Francesco sta continuando a combattere.
D. – Papa Francesco nel suo messaggio per la Quaresima ha parlato di un tempo
di 'spogliazione'. Che tempo è quello che raccontate nel libro?
R. – E’ un
tempo forte! E’ un tempo forte come la Liturgia prevede. Un tempo che si divide in
due frammenti: il tempo della tristezza per la rinuncia di Benedetto XVI - “il fulmine
a ciel sereno” - lo chiamò il cardinale Sodano, e quel tempo di attesa per l’arrivo
del nuovo Pontefice. Un tempo che è stato di quasi 40 giorni: la rinuncia è stata
annunciata da Benedetto XVI l'11 febbraio 2013; l’elezione di Francesco è avvenuta
il 13 marzo e l’inizio del ministero petrino è stato il 19 marzo. Quindi quasi 40
giorni, quasi una felice coincidenza col tempo di Quaresima.
D. – Tempo di
cambiamenti per la Chiesa: qual è stato – a tuo avviso – il più incisivo in questo
periodo?
R . – In realtà vedo il cambiamento nella continuità. In questo periodo
- lo abbiamo visto tutti - si sono fatti i confronti fra i due Papi: il Papa emerito
e il Papa regnante. C’è differenza di stile, anche di visione, però io vedo una grande
continuità, la continuità nel magistero, perché il ruolo del Papa è quello ed ogni
Papa vive il suo ministero secondo la propria sensibilità, secondo il proprio carattere,
ma vedo una grande continuità. Una continuità che può essere vista anche nella discontinuità
dei due personaggi: la continuità è quella del ministero petrino ed è quella della
Chiesa cattolica che dura da oltre duemila anni.