Siria: secondo round di negoziati di Ginevra verso il fallimento
Si avvia alla conclusione con un nulla di fatto anche il secondo round dei colloqui
di pace per la Siria di ‘Ginevra’ 2 fra il governo di Damasco e l'opposizione. E mentre
il presidente usa Obama valuta nuove modalità per premere sul regime, in Siria proseguono
le violenze. Il servizio di Marina Calculli:
Lakhdar Brahimi
fa appello a Stati Uniti e Russia perché intervengano per sbloccare i negoziati di
Ginevra. L’unica cosa su cui tutti sono d’accordo, infatti, è l’incapacità di trovare
un accordo. A constatare il fallimento di questo secondo round del Ginevra 2 sono
sia il governo che l’opposizione siriana. Il primo, continua ad insistere sulla necessità
di fermare i terroristi, l’altro, invece, chiede un cambio di regime. Accuse reciproche
ed un dialogo tra sordi, insomma. Sul terreno la violenza continua: ad Aleppo è esplosa
un’autobomba davanti all’hotel Carlton uccidendo cinque soldati. Inoltre diverse fonti
affermano che nel Nord, vicino Daara, lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante ha
giustiziato 21 persone. Un’altra autobomba è invece esplosa vicino ad una moschea
nel villaggio di Yahuda, nel sud. E mentre proseguono da diversi giorni i bombardamenti
nella zona di Qalamoun, al confine con il Libano, nel Paese vicino è nuova emergenza
profughi. Altre 2700 persone si sono spostate verso la frontiera.